ABBONATI

Campo Dall’Orto parla dell’informazione alla Commissione di Vigilanza Rai

Autore: Redazione


Ieri giornata densa di appuntamenti per i vertici Rai. Il direttore generale illustra i programmi sul fronte informativo, mentre il numero uno dell’offerta sportiva tratteggia al CdA le linee del “racconto” sportivo

Ieri il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, ha presenziato all’audizione presso la Commissione di Vigilanza Rai, confronta dosi soprattutto sulla direzione editoriale dell’offerta informativa, guidata da Carlo Verdelli. «Il lavoro che stiamo facendo sull’informazione - ha spiegato Dall’Orto - viaggia su due fronti: i telegiornali e l’infotaimnent. E’ necessario coordinare questo lavoro per ottenere una maggiore qualità del prodotto che arriva nelle case. La scelta della direzione editoriale dell’offerta informativa è, dunque, fondamentale». Il direttore generale ha sottolineato che Viale Mazzini sta procedendo all’implementazione di un gruppo di lavoro formato da sette persone, cinque interne e due esterne, per garantire risposte sui contenuti dei programmi. «Siamo un’azienda molto viva e costantemente sotto gli occhi di tutti, cosa estremamente positiva» ha precisato Dall’Orto, aggiungendo che l’indipendenza «resterà in capo alle testate. La Rai deve rappresentare tutte le culture del Paese, ma con una matrice propria rispetto a ciò che è giusto o sbagliato. Il servizio pubblico, ad esempio, non può promuovere la superstizione, perché è figlio del nostro tempo, dell’illuminismo. E ha fiducia nel progresso. Il servizio pubblico deve spiegare alle persone il concetto di rischio, dare loro gli strumenti per agire, poi ognuno può quello che crede. Per quanto sappiamo che l’informazione stia cambiando, non ci è chiaro quanto velocemente lo stia facendo. Per molte persone l’informazione arriva prima dai nuovi media che dalla tv. E sui nuovi media ha altre forme, perché le persone, quando ne parlano, non si riferiscono al New York Times, ma a Facebook». Efficaci e autorevoli «Aver unito persone che arrivano da dentro e da fuori potrà aiutare a essere efficaci e autorevoli insieme - ha ribadito il numero uno del broadcaster pubblico -. Con le sfide che abbiamo davanti il tema è riuscire a far sì che l’azienda abbia le professionalità e le risorse per rafforzare il lavoro di tutti. Le linee guida perseguite sono, in alcuni casi, la creazione di nuove strutture aziendali, come la direzione digitale, quella creativa o quella per l’offerta informativa, e poi avere un vertice aziendale con tutte le competenze necessarie per far fronte al cambiamento. Il tutto riuscendo a semplificare l’organizzazione aziendale. Il percorso - ha detto sempre Campo Dall’Orto - è guardare prima all’interno dell’azienda con il sistema del job posting, quando possibile. Questa dinamica di sommare analisi interna e cercare fuori ha consentito di formare un gruppo di lavoro che consente di creare valore. Il tutto è stato fatto nel rispetto del piano triennale per la trasparenza e la corruzione». L’audizione ha toccato anche elementi più commerciali: «Speriamo di poter acquisire i diritti dei prossimi Mondiali di calcio – ha ribadito il d.g. -, ma la negoziazione è ancora in corso e la distanza in termini economici è ancora molto elevata» Sul fronte sportivo Intanto, dopo il rinvio della scorsa settimana, il direttore di Rai Sport, Gabriele Romagnoli, nella mattinata di ieri ha presentato al Consiglio di Amministrazione il suo piano editoriale per la testata. Il direttore ha ribadito la centralità strategica dello sport per la Rai, annunciando la nascita, dal 19 settembre, del canale unico Rai Sport HD, con più contenuti, nuova immagine e attenzione a tutte le discipline. Nella visione di Romagnoli, «la Rai scommette sullo sport come grande racconto popolare, che in quanto tale risponde pienamente alla missione del servizio pubblico. La prima sfida che attende l’azienda è il racconto degli Europei di calcio e delle Olimpiadi di Rio, delle quali si è assicurata l’esclusiva». Sono stati poi indicati i nomi dei vicedirettori. Con qualche sorpresa rispetto alle previsioni della vigilia, della rosa indicata fanno parte Claudio Valeri, che lascia il Tg2, Marco Franzelli, ex vicedirettore di Rainews passato due anni fa a vicedirettore di Rai Sport, Marco Mazzocchi, uno dei conduttori di punta dei programmi del canale, Claudio Gentili e Antonella Scarnati, anche loro già in forza a Rai Sport.

Tag:

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy