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Class, Grandi Stazioni e Vidion danno vita a GO TV

Autore: Redazione


Le tre concessionarie, ora tutte in Federazione, hanno dato vita a un organismo di rappresentanza per la fornitura al mercato di dati su un mezzo in fase di sviluppo ma con molteplici opportunità di valorizzazione, sotto la guida del manager di Class Editori

Class Pubblicità, Grandi Stazioni Media e Vidion, le tre concessionarie che rappresentano il mondo dell’out of home tv, tutte associate a FCP - Federazione Concessionarie Pubblicità - con l’ingresso, da poche settimane, delle ultime due - hanno tenuto la loro prima riunione ufficiale, eleggendo Angelo Sajeva presidente dell’assemblea. Tutti gli editori che fanno capo alla Federazione, di cui è presidente Massimo Martellini, partecipano agli organismi corrispondenti dei vari mezzi e i loro presidenti fanno parte del Consiglio Federale insieme ad altri membri. Per quanto riguarda l’OOH TV, l’associazione si è potuta costituire, appunto, dopo l’ingresso delle concessionarie di Grandi Stazioni e Centostazioni, mentre a capo dell’organismo, come detto, è stato nominato il presidente di Class Pubblicità nonché consigliere per le strategie e lo sviluppo di Class Editori. Per posizionare correttamente il mezzo e differenziarlo dall’OOH stesso, gli associati, all’unanimità, hanno coniato il nuovo nome GO TV, con riferimento alle audience tv in continua crescita dei consumatori in movimento fuori casa, che presentano una consistenza numerica rilevante, evidenziando un profilo elitario con elevate dotazioni reddituali e culturali. Sono segmenti attivi, con forte apertura verso le novità e un’elevata propensione di spesa. «L’obiettivo è operare insieme per il corretto posizionamento del media - spiega lo stesso Sajeva a DailyMedia -. In uno scenario di domanda e offerta di comunicazione in profonda evoluzione, la GO TV rappresenta una grande e solo parzialmente valorizzata opportunità televisiva, per investitori alla continua ricerca di nuovi e moderni media che garantiscano copertura e aumento della frequenza anche su target qualificati. Il mezzo contribuisce in modo importante al completamento e al rafforzamento della copertura in una logica di massima efficienza. La caratteristica più importante del media GO TV è la presenza di un palinsesto di informazione premium e di intrattenimento/servizio con relativa impaginazione pubblicitaria, che prevede diversi formati e tipologie, dai classici 30 secondi agli spot contestualizzati, dai brevi formati alla sponsorizzazione di rubriche. Questo consente di creare un “rapporto” tra consumatore e mezzo attraverso lo sviluppo di contenuti adeguati al momento di fruizione del messaggio pubblicitario. Il moderno approccio alla pianificazione tv e l’importanza strategica del territorio portano a esaltare la GO TV nei diversi luoghi in cui la si fruisce, ampliando così il concetto di tv tradizionale e seguendo i moderni criteri di consumer journey che valorizzano le audience tv in movimento e fuori casa». Il nome GO TV vuol rappresentare il posizionamento dei canali tv, con oltre 8.300 schermi presenti in 1.352 diverse location e mezzi di trasporto in Italia, con una copertura totale di tutte le principali infrastrutture dedicate al trasporto e movimento della popolazione: stazioni ferroviarie, aeroporti, metropolitane, autobus e autostrade. E’ la tv, quindi, alla quale il consumatore è esposto nella sua vita attiva. Sono canali rilevanti in quanto sviluppano coperture importanti, in particolar modo sui light tv viewers (oltre 9 milioni di contatti netti settimanali). Consentono di aumentare copertura e frequenza su tutto il territorio nazionale, con un presidio nei grandi centri urbani e metropolitani (a partire da Milano e Roma), aree in cui per molte brand i consumi sono concentrati e superiori alla media nazionale. La televisione fuori casa è, inoltre, apprezzata per i contributi che riesce a dare alle campagne con forti obiettivi di “call to action”, grazie alla prossimità con i p.v. in cui sono distribuiti prodotti e servizi oggetto di comunicazione. Ulteriore caratteristica fondamentale per il planner è la misurabilità delle audience, pur nelle diverse metodologie scelte dagli editori, grazie all’inserimento nei software di pianificazione (Kubik) che consente la valutazione dei contributi nei piani media. Il perché dell’ingresso della GO TV in FCP lo spiega sempre Sajeva: «Il mezzo è più forte di quanto attualmente percepito dal mercato degli investitori e dei centri media, per questo vogliamo fare sistema, per accrescerne la conoscenza e rafforzarne il posizionamento. Desideriamo, inoltre, realizzare ricerche insieme. È infatti necessario fornire al mercato gli strumenti affinché la GO TV sia correttamente valorizzata per i contributi che può dare e che oggi sono già riconosciuti da oltre 400 clienti. L’obiettivo è essere presenti a pieno titolo e con maggior convinzione nel moderno planning della video strategy». In effetti, finora, i dati forniti sull’OOH TV da Nielsen (2,2 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno, in decrescita del 2,5% sullo stesso periodo del 2015) si basano solo su quelli forniti da Class Pubblicità e Grandi Stazioni Media mentre, a regime, quelli che verranno riportati nei report mensili dell’istituto di ricerca e che saranno, come per gli altri mezzi, ogni volta anticipati da FCP stessa, ingloberanno anche quelli di Vidion. Della quale, peraltro, è attesa l’imminente, possibile, entrata in Nielsen.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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