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Autore: Redazione - 19/03/2024
Il team SUNTIMES continua a crescere grazie a un inserimento di assoluto spessore professionale: con più di 20 anni di esperienza Selmi Barissever è un nome molto conosciuto nel panorama creativo italiano ed il profilo ideale per la nuova posizione di Executive Creative Director dell’agenzia. Selmi ha lavorato dal 1999 per alcuni dei più importanti network e agenzie indipendenti quali Dlvbbdo, Leagas Delaney, Havas ed ha ricoperto il ruolo di Executive Creative Director in Leo Burnett e Group Creative Director in DUDE. Ha collaborato con grandi marchi come Netflix, Mcdonald’s, Campari, Durex, Costa Crociere, Sperlari, Estathé, Tic Tac e Nutella Ferrero, Invicta, Citroen, Fiat, Fonzies, Sottilette, Oro Saiwa di Mondelez e tanti altri. Ha vinto diversi premi nazionali e internazionali tra cui 4 bronzi a Cannes, unisce la passione per il proprio lavoro a quella per l’insegnamento e collabora con diverse scuole di comunicazione da più di 10 anni. In qualità di Direttore Creativo Esecutivo, guiderà una squadra di oltre 40 professionisti, tra creativi, designer e content creators. Inoltre, sarà il punto di riferimento per il reparto strategico e social, dove potrà contare su un team coeso che ha dimostrato negli anni il proprio valore e passione per il mestiere. Selmi arriva in una SUNTIMES cresciuta molto negli ultimi 3 anni: 3 sedi (Milano/LaSpezia/Roma) più di 80 professionisti in organico e una crescita di fatturato importante che nel 2023 si attesta a 9 milioni, in aumento del 10% rispetto al 2022. Per il 2024 l’agenzia prevede un incremento maggiore, con l’obiettivo di superare i 10 milioni. Prosegue inoltre la ricerca di talenti per rafforzare il team che ora ha una guida creativa forte con una visione chiara: far evolvere l’agenzia in modo che diventi un riferimento lato creativo oltre che strategico. I commenti “Ho scelto SUNTIMES e SUNTIMES ha scelto me. Credo che entrambi abbiamo bisogno l’uno dell’altro in un momento dove le nostre competenze possono essere l’una complementare dell’altra. Per me si tratta di un progetto manageriale dove poter fare la differenza e in SUNTIMES c’è il terreno giusto per fare questo tipo di percorso portando la mia esperienza creativa acquisita nel settore. Ho trovato un team molto competitivo e preparato e i piani per il futuro sono emozionanti e ambiziosi. Inoltre essere in un’agenzia indipendente oggi è decisamente un valore aggiunto che continuo a cercare nel mio percorso. C’è molto entusiasmo ed è un ottimo presupposto per andare a costruire bene”, spiega Selmi Barissever. Nicholas Figoli, Founder di SUNTIMES, commenta così questo importante nuovo ingresso: “Siamo molto felici quando riusciamo ad attrarre personalità e talenti del calibro di Selmi. Vuol dire che la direzione è quella giusta e che stiamo creando valore per chi sceglie di lavorare con noi. Selmi è esattamente il profilo che stavamo cercando: unisce doti tecniche e professionali a una personalità di valore con un carisma e un’empatia che si integrano perfettamente nel sistema valoriale di SUNTIMES. È la persona giusta nel momento giusto e siamo sicuri diventerà un riferimento importante nella crescita futura che abbiamo previsto”.
LEGGIAutore: Redazione - 18/03/2024
Almawave, società italiana quotata sul mercato Euronext Growth Milan e parte del Gruppo Almaviva, attiva in ambito data & artificial intelligence, ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 che si chiude con ricavi pari a 57,5 milioni di euro, con un rialzo del 20% rispetto all’esercizio precedente. L’Amministratore Delegato, Valeria Sandei, ha commentato: “I ricavi 2023 hanno continuato a crescere in modo sostenuto. La performance del Gruppo Almawave, attivo nel comparto altamente strategico dell’intelligenza artificiale, ha inoltre superato le aspettative di mercato sia in termini di marginalità sia di generazione di cassa, elementi distintivi nel nostro settore. Lo sviluppo di tecnologie e applicazioni AI, la certificazione di processi e soluzioni in vari ambiti di rilievo, quali il settore Healthcare, l’attenzione alla sostenibilità, riassunta nei nostri obiettivi, ci permettono di guardare positivamente al futuro”. Il progetto di bilancio fotografa un’azienda solida, che accresce la propria diversificazione dei mercati verticali di riferimento e delle geografie. È proseguito il percorso M&A, ha puntato sulle sinergie fra The Data Appeal e la spagnola Mabrian e rafforzato a livello internazionale il presidio del settore Turismo. Ampia attenzione è stata data, inoltre, a settori strategici e legati a più ambiti del PNRR. Un impegno che continuerà anche nell’arco dei prossimi anni. Forti sinergie sono maturate nel settore Idrico, anche rispetto alle linee di azione della capogruppo Almaviva. È proseguito il percorso strategico nel settore AI per la sanità. È cresciuto costantemente anche il focus aziendale sulle tematiche ESG: tutti i target di sostenibilità definiti per l’esercizio 2023 sono stati raggiunti ed importanti obiettivi prospettici, legati all’Agenda 2030, tracciano un chiaro cammino di sviluppo. Un successo testimoniato anche dai 400 clienti e 35 partners attivi. Al 31 dicembre 2023, l’organico Almawave ha, inoltre, raggiunto 446 risorse complessive (+10% vs 2022)3. Un ulteriore attestato della costante evoluzione del Gruppo Almawave nell’esercizio sono i numerosi riconoscimenti ottenuti, quali il premio “Mela d’oro 2023” per il management dalla fondazione Bellisario, patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana e da vari Ministeri oltre ad un Comitato Onorario, l’”Excellence Key Award” ed il “CEO for Life Award 2023” per l’Innovazione. La società, nell’ottobre 2023, ha ricevuto presso Borsa Italiana il Premio Eccellenze d’Impresa 2023 (organizzato dalla società di consulenza GEA in partnership con Harvard Business Review Italia e Arca Fondi SGR), per la categoria Innovazione e Tecnologia e il Premio ComoLake Awards 2023 nella categoria “Intelligenza Artificiale e Metaverso”, oltre al premio “ABT Awards” ottenuto da Almawave do Brasil in “customer journey” e “process innovation”.
LEGGIAutore: Redazione - 18/03/2024
Il CdA di Triboo nella seduta del 8 marzo 2024 ha esaminato i risultati dell’esercizio 2023 e approvato il nuovo piano industriale per il periodo 2024 - 2026 che sostituisce il precedente piano industriale 2023 - 2025 che era stato oggetto di richiamo come comunicato in data 9 febbraio 2024. Il nuovo piano prevede per il 2024 un miglioramento dei ricavi e della redditività rispetto all’esercizio 2023, con un risultato netto atteso positivo, trainato da una crescita organica di tutte le attività che beneficiano delle azioni di razionalizzazione già descritte, e senza considerare alcun significativo contributo da nuove attività potenziali o eventuali partnership strategiche, che il management sta comunque parallelamente esplorando. Allo stesso tempo, il management si è attivato al fine di riequilibrare la posizione finanziaria tramite l’ottenimento di nuovi finanziamenti con l’obiettivo di allineare la duration media del debito agli obiettivi e agli investimenti previsti nel piano. Il commento “I risultati dell’esercizio 2023 sono stati negativamente influenzati dal contesto di mercato di elevata incertezza, che ha caratterizzato soprattutto i primi nove mesi dell’anno e ha determinato un calo dei ricavi rispetto agli ultimi anni, ma il Gruppo è comunque riuscito a mantenere buoni livelli di redditività - commenta Giulio Corno, Amministratore Delegato di Triboo –. Inoltre, riteniamo che queste circostanze abbiano anche rappresentato un’opportunità per il Gruppo per razionalizzare i processi e la struttura dei costi, concentrando l’attenzione sulle attività più redditizie, e rinnovare la spinta commerciale. Siamo quindi confidenti di aver posto solide basi per un ritorno alla crescita e ad un nuovo incremento della redditività, supportati anche da un contesto di mercato in cui è già possibile osservare un’inversione di tendenza. Nel 2023 si perso il 16% del fatturato ma il trend da ottobre 2023 è invertito a livello di redditività e la decrescita è terminata. Paragonando l’ebitda del 30 settembre a quello di fine anno si evince un netto miglioramento (3,6 negli ultimi tre mesi contro 5,4 nei precedenti 9). Ai 9 di ebitda complessivi si devono dedurre 8 di ammortamenti e 1,5 di oneri finanziari. Il resto sono svalutazioni di partecipazioni per 2 milioni e one off per attività in perdita per 1 milione. Il risultato negativo è dunque condizionato per 3 milioni da accantonamenti e non dalla gestione corrente. Ora al di la del fatto che siamo in netta ripresa su molte delle attività del gruppo. A parità di risultato, il 2024 parte con 1,5 milioni di ammortamento in meno, senza svalutazioni per 2 milioni e avendo eliminato attività che portavano a una perdita di 1 milione. Il totale di questi elementi fa 4,5 milioni che ceteris paribus porterebbero già in area positiva quindi sono fiducioso che si ritorni a un risultato soddisfacente”. I risultati Nel dettaglio, il Gruppo chiude l’esercizio 2023 complessivamente con ricavi netti pari a 78,7 milioni di euro (92,8 milioni di euro del 2022). L’EBITDA si attesta a 7,8 milioni di euro (12,1 milioni di euro del 2022) prima degli adjustments. La PFN di Gruppo passa da (-10,5) milioni di euro a (-14,5) milioni di euro; la PFN è riferibile, per 4,7 milioni di euro, ad affitti e leasing contabilizzati in applicazione del principio IFRS 16. Si evidenzia come il quarto trimestre del 2023 abbia effettivamente mostrato un miglioramento rispetto ai primi nove mesi, in particolare in termini di marginalità. La Divisione Digitale registra ricavi per 60,2 milioni di euro (70,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un EBITDA di 6,9 milioni di euro rispetto agli 8 milioni di euro del 2022. La Divisione Media registra ricavi per 19,7 milioni di euro (23,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e un EBITDA di 2,6 milioni di euro rispetto ai 3,9 milioni di euro del 2022. Il risultato netto consolidato del 2023 delle attività in funzionamento è negativo per 3,1 milioni di euro (positivo per 1,2 milioni di euro nel 2022), dopo aver registrato svalutazioni e accantonamenti per 2,3 milioni di euro (1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e ammortamenti per 7,9 milioni di euro (8,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il risultato è stato notevolmente penalizzato dalla svalutazione degli avviamenti afferenti alla divisione Media, a seguito di impairment test effettuato secondo parametri particolarmente conservativi. Il risultato netto delle attività dismesse (segnatamente le Business Unit “Il Settimanale”, “WSI Style” e “Radio Nerazzurra” afferenti alla società T-Mediahouse e discontinuate alla fine del 2023, nonché la società ceduta T-Sales s.r.l.), negativo per 0,9 milioni di euro, è rappresentativo dell’impegno che il management ha posto nella razionalizzazione delle attività operative del Gruppo, con l’obiettivo di focalizzare le risorse verso le attività più redditizie. In accordo con il principio contabile IFRS 5, anche il conto economico dell’esercizio 2022 è stato ripresentato per evidenziare il risultato delle medesime attività cessate, che era negativo per 0,5 milioni di euro.
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