Un fan di Gomorra si è fatto chiudere per due giorni in una gabbia nel centro di Milano senza contatti con l’esterno pur di vedere in anteprima i primi episodi della serie televisiva
Spoiler Killers, campagna ideata da Publicis in occasione del lancio della terza stagione di Gomorra, ha visto i personaggi più temuti della serie allearsi contro un nemico comune: gli spoiler. Solo loro sono così cattivi da poter contrastare la minaccia più grande per tutti gli amanti delle serie tv. E per dimostrarlo, questa volta, l’agenzia guidata da Bruno Bertelli, global chief creative officer di Publicis WW, ha condotto la guerra agli spoiler fino a Piazza Gae Aulenti a Milano. Sui i canali social di Sky Atlantic HD è stato diffuso un video in cui Genny Savastano in persona fa una domanda ai fan: cosa sarebbero disposti a fare per assicurargli di non fare spoiler su Gomorra avendo la possibilità di vedere i primi episodi in anteprima assoluta, prima di tutti gli altri.
Il responso
Centinaia i commenti. Uno su tutti ha convinto il boss: il fan ha dichiarato che si sarebbe fatto rinchiudere. Detto, fatto. Il “fortunato” è diventato il protagonista di The Cage, una vera e propria stanza senza uscita, posizionata nel cuore di Milano. Qui ha guardato i primi episodi di Gomorra e poi è rimasto “ospite” della stanza per due giorni (quelli che lo separavano dalla première ufficiale di Gomorra). E anche se avesse voluto, non avrebbe potuto raccontare nulla di ciò che aveva visto: The Cage, infatti, ha reagito a qualsiasi tentativo di interazione dei passanti chiudendosi con una parete di acciaio e bloccando così ogni possibilità di spoiler.
Credits
Ceo Publicis Italia & global chief creative officer Publicis WW:
Bruno Bertelli
Executive creative director:
Cristiana Boccassini
Associate creative directors:
Bruno Vohwinkel,
Aureliano Fontana
Associate creative directors:
Eddy Guimaraes,
Vinicius Dalvi
Digital creative directors: Michele Picci, Massimo Guerci
Art director / senior copywriter:
Giulia Di Filippo, Sara Rosset
Casa di Produzione:
Madhouse Group