Come precisa uno studio di eMarketer gli utenti che utilizzeranno gli smartphone in simultanea mentre guardano la tv, almeno una volta al mese, saranno il 68% nel 2016, per poi sfiorare l’80% tra due anni
Erogare video pubblicitari su qualsiasi piattaforma sta diventando la regola e non più l’eccezione, tanto che i marketer sempre più spesso si adoperano per distribuire filmati su un crescente numero di dispositivi e piattaforme. In ogni caso, rimangono ancora significativi ostacoli prima che tutti gli operatori del settore siano in grado di massimizzare le opportunità derivanti da un’attività cross platform continuativa, come riporta anche il nuovo report di eMarketer “Cross-Platform Video Ad Buying: Gaining Ground, but Fraught with Hurdles”. Ben oltre la metà degli utenti internet americani è multitasking, nel senso che usa dispositivi mobili mentre guarda la tv o è al computer. EMarketer ha stimato che gli utenti che utilizzeranno gli smartphone in simultanea mentre guardano la televisione, almeno una volta al mese, raggiungeranno il 68% del totale nel 2016, per poi sfiorare l’80% tra due anni. La quota di coloro che utilizzeranno il pc contemporaneamente alla visione di programmi tv, invece, sarà del 52,1% quest’anno e del 52,8% nel 2018. L’uso simultaneo di tablet e televisione, al contrario, non è così diffuso probabilmente a causa della minore penetrazione di questi dispositivi rispetto a smartphone e pc. In generale, però, l’uso in contemporanea di tv e internet - senza specificare su quali mezzi - quest’anno sfiora negli Stati Uniti i 47 milioni di utenti, il 25,5% del totale, mentre nel 2017 le cifre saliranno a 50,7 milioni e al 26%. Nel 2018 le stime parlano di 54,2 milioni di utenti multitasking, che corrispondono al 26,4% degli utenti a stelle e strisce. “Stiamo riscontrando un aumento della visione in second screen”, ha affermato Jeff Cooper, marketing strategist for marketing service di Netsertive.
Sempre più mobile e meno desktop
È stato riscontrato che non c’è una correlazione tra quello che si sta guardando in tv e quello che poi effettivamente si va a cercare online. Questa relativamente bassa incidenza di contenuti correlati non rappresenta, in realtà, una sfida per gli inserzionisti, che la considerano un’attività secondaria. Il punto è che i consumatori stanno utilizzando sempre più dispositivi mobili e i marketer devono cercare di intercettarli per raggiungerli e ingaggiarli. Sotto questo punto di vista, molti advertiser hanno fatto grandi passi avanti in questa direzione. Nel Q2 del 2016, secondo Videology, è emerso che il 62% dei video pubblicitari negli Usa è stato veicolato su desktop, mobile e connected tv. Il dato è in crescita rispetto al 44% dello stesso periodo del 2015, di cui il 26% erano su desktop. Questo dimostra come il mondo pubblicitario si stia sempre più allontanando da una visione pc-centrica e si stia dirigendo verso campagne multipiattaforma