Presentato e online da ieri il video da 9’ della serie “Red Diaries” prodotto da Think Cattleya che Mindshare pianificherà in formato spot anche nei cinema. Gli altri partner sono H&K Strategies, We Are Social e Filmmaster Events
Preannunciata a metà dello scorso novembre, è stata presentata ed è online da ieri la nuova campagna Campari 2019 che, nel solco della piattaforma “Red Diaries”, accompagna gli spettatori in un viaggio all’interno di un mondo misterioso e permeato di rosso, in una Milano intrigante che diventa partecipe e guida del percorso stesso. Nell’anno del centenario del Negroni, il leggendario cocktail assurge a elemento centrale che scandisce i momenti della storia, fino a diventarne parte integrante. Intitolato “Entering Red”, il film, che – come ha spiegato a DailyMedia Andrea Neri, Managing Director Italian Icons - Global Strategic Marketing del Gruppo - ha una durata di 9’ con tagli minori per gli spot da 20” che ne sono stati derivati e che andranno on air nei cinema in Italia e Inghilterra prossimamente, vede come protagonista l’attrice cubana che si sta mettendo in luce a Hollywood Ana de Armas e già star di “Blade Runner 2049”, con il giovane e già affermato suo collega italiano Lorenzo Richelmy, guidati entrambi da Matteo Garrone, già noto per film come “Gomorra”, “Il Racconto dei Racconti” e “Dogman”. La sceneggiatura è firmata da Massimo Gaudioso, Andrea Tagliaferri e Nicola di Robilant. La fotografia è di Nicolaj Brüel, la musica originale dei Champs e Jhonny Jewel. La strategia è completata da una serie di camei dedicati a 7 influencer provenienti da vari Paesi e ai 6 migliori “Red Hands” del mondo.
Intrigo, mistero ed eleganza
Il soggetto originale è ancora una volta di J. Walter Thompson che, per il terzo anno consecutivo, porta Campari a sposare il mondo del cinema per proseguire quello che sembra ormai un matrimonio solido e indissolubile. “Questa volta la scelta non poteva che ricadere su Garrone - commenta Sergio Rodriguez, Ceo e Cco dell’agenzia e leader del progetto -. Lo abbiamo fortemente voluto innanzitutto perché innamorati del suo lavoro, e poi perché eravamo convinti che la sua visione, la sua mano e il suo mondo di riferimento si sposassero benissimo con quello di Campari. L’intrigo, il mistero, e l’eleganza che sono il risultato di questa unione ci confermano che non ci eravamo sbagliati. La collaborazione con questo grande artista ci ha fatto conoscere, oltre a un professionista incredibile, anche una persona splendida e molto disponibile. Il clima sul set era bellissimo, grazie anche al lavoro della casa di produzione Think Cattleya che, per il secondo anno, si è rivelata partner di eccezionale affidabilità e professionalità, e credo che questo abbia fatto benissimo alla riuscita finale. Da milanese, poi, non posso non sottolineare il ruolo che ha dato alla mia città e il modo in cui l’ha interpretata, evidenziandone come non mai il carattere misterioso e sensuale”.