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Blogmeter: è Huda Kattan la influencer più pagata su Instagram; Chiara Ferragni solo sesta

Autore: Redazione


La famosa beauty influencer americana viene remunerata mediamente 18.000 dollari, per l’italiana ogni foto vale 12.000 dollari ma il suo engagement è tra i migliori in circolazione

Quello degli influencer è ormai un mercato florido che sta impattando in modo importante sulle scelte di molte aziende a livello mondiale. Secondo alcune indagini, il settore inizia a movimentare cifre interessanti, per esempio, solo negli Usa, stando ad un report firmato da eMarketer, avrebbe generato qualcosa come 570 milioni di dollari solo su Instagram. Ormai di influencer ne nascono in quantità ogni giorno, c’è chi riesce nell’intento di affermarsi nel mondo dei social influenzando i consumatori e chi no. Quelli che ce la fanno possono vantare dei veri e propri tesori. Ma quanto guadagna realmente un grande influencer? Per rispondere a questa domanda, Blogmeter, l’azienda di social media intelligence guidata da Sacha Monotti Graziadei, che da tempo ha dedicato a questo fenomeno diverse analisi e report, ha stilato - facendo leva sul proprio tool di Social Influencer - un elenco dei 10 influencer più pagati di Instagram, una classifica scaturita da un’analisi effettuata nel periodo compreso tra il 12 dicembre 2017 e l’11 gennaio 2018, basata sui dati di prezzo condivisi da HopperHQ. I primi tre sul podio: Huda Kattan, Cameron Dallas e Jennifer Selter Sul gradino più alto del podio di questa Top 10 troviamo Huda Kattan, beauty influencer, nata negli Stati Uniti da genitori iraniani. Nel 2010 ha aperto il suo blog, che nel giro di pochi mesi ha raggiunto una popolarità tale da lanciare il primo marchio di make up nel 2013. Oggi Huda Kattan può contare su 25,6 milioni di follower su Instagram, dove posta circa 9 contenuti al giorno con un engagement mensile pari a circa 54 milioni di utenti. Un post sponsorizzato da questa influencer, secondo i dati rilasciati, costa circa 18.000 dollari. Al secondo posto, molto vicino al primo, c’è un giovane influencer uomo: Cameron Dallas, il cui cachet è pari a 17.000 dollari per post. Ha iniziato a pubblicare video sulla piattaforma Vine nel 2012 e ora è ambasciatore D&G con circa 21 milioni di seguaci e un engagement mensile di 24 milioni di utenti. Al terzo posto troviamo Jennifer Selter. Popolare per le foto del suo fondoschiena, Jen conta 12 milioni di follower e un engagement di 6,3 milioni di utenti: 15.000 dollari è il costo richiesto per un post sponsorizzato da questa stella del fitness. Dal terzo al sesto posto: Nash Grier, Zoe Sugg e Chiara Ferragni Gli youtubers Nash Grier e Zoe Sugg condividono la quarta piazza: entrambi, per ogni loro singolo post sponsorizzato su Instagram chiedono 13.000 dollari. Il primo è conosciuto soprattutto per i suoi video di sketch comici, che l’hanno portato a raggiungere i 10 milioni di follower su Instagram e quasi 5 milioni di iscritti al canale YouTube; la seconda, meglio conosciuta come Zoella, è diventata popolare per i suoi video su bellezza e moda e ora può contare su oltre 12 milioni di iscritti sul suo canale YouTube e quasi 11 milioni di seguaci su Instagram. Al sesto posto troviamo l’unica influencer italiana in classifica: Chiara Ferragni, ideatrice del marchio The Blonde Salad. La compagna del rapper Fedez ha un costo per post sponsorizzato di 12.000 dollari, ma su Instagram ha a disposizione uno degli engagement migliori in circolazione, con oltre 40 milioni di utenti mensili e 13 milioni di seguaci. Chiudono la Top 10 Julie Sariñana, Aimee Song, Danielle Bernstein e Liz Eswein Al settimo e ottavo posto della classifica troviamo due blogger americane di moda e life style: Julie Sariñana, meglio conosciuta come SincerelyJules e Aimee Song, o SongOfStyle, che condividono lo stesso numero di seguaci su Instagram: 4,8 milioni ciascuno. La prima ha un costo per post di 10.000 dollari, la seconda di 9.000. Infine completano la Top 10 stilata da Blogmeter, Danielle Bernstein, che grazie al suo profilo Instagram WeWoreWhat, può contare su 1,8 milioni di follower e circa 7.000 dollari per ogni singolo post sponsorizzato e Liz Eswein (@newyorkcity), una fotografa con base a New York che vanta 1,4 milioni di follower su Instagram e un cachet di 6.000 dollari per post sponsorizzato.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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