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Il Black Friday supera i confini americani secondo una ricerca di Ogury

Autore: Redazione


La piattaforma ha monitorato gli esiti globali dell’appuntamento digitale dello scorso novembre, tra comportamenti dei singoli Paesi, l’attività dei siti più frequentati e l’incognita del Cyber Monday

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Di Black Friday si è già parlato molto, ma chi ci ha detto cosa è successo al di fuori dell’Italia in uno dei giorni più attesi in tutto il mondo dagli amanti dei saldi? Una ricerca di Ogury ci mostra cosa è successo dal punto di vista mobile durante il week end del Black Friday. La ricerca è stata svolta monitorando il download delle app e le visite ai siti mobile dei primi dieci retailer online di ogni paese dal 1 settembre al 29 novembre. La mappa mondiale mobile del Black Friday parla chiaro, gli spagnoli sono i primi per ansia d’acquisto. In Spagna, infatti, il picco di traffico sui principali siti mobile di retail è arrivato già alle 17 del 24 novembre, dato che incorona gli spagnoli come i primi a interessarsi delle offerte. Seguono gli americani e gli inglesi il cui picco di visite è tra le 20 e le 21 della sera del 24 novembre. E in Italia? Il picco di visite del Bel Paese tarda e arriva solo alle 14 del 25 novembre, in piena pausa pranzo, seguiti a ruota dai cugini francesi che addirittura si attardano alle 21 del 25 novembre.

Aumenta il numero dei dowload delle app, Francia in prima posizione

I dati raccolti da Ogury dimostrano senza alcun dubbio che il Black Friday non è più solo per gli americani. Il fenomeno è diventato davvero globale e questo è dimostrato dal costante aumento di download delle app dei retailer, partito da settembre e conclusosi a novembre con un grande incremento in tutti i mercati. La Francia si dimostra la nazione che più delle altre ha incrementato il numero di download di app dei siti monitorati in vista dell’arrivo del Black Friday. A novembre sono state scaricate il 46,7% di app in più. Rimaniamo sul podio degli “app addicted” anche noi italiani, con una percentuale del 43% di download in più durante il mese di novembre.

Le pagelle dei principali siti retail

Amazon vince e stravince in tutti gli stati attestandosi come la regina del Black Friday. Ma un altro nome fa capolino nelle classifiche dei top 5 di tutte le nazioni monitorate, è Ebay che non si arrende all’avanzata di Amazon. In Italia si prende il 20% del traffico da mobile per gli acquisti del Black Friday con la percentuale maggiore, ma guadagna anche la medaglia d’argento nelle classifiche di Inghilterra, (con il 19%) e Spagna, (con il 14%).

Francesi, sempre nazionalisti; gli Italiani? Esterofili

Nell’utilizzo delle app e dei principali siti di retail in occasione del Black Friday ogni nazione lascia trapelare delle peculiarità. La classifica dei top 5 della Francia rivela ad esempio il carattere nazionalista dei francesi, in lista infatti oltre ad Amazon e ad Ebay, che sono americane, tutti gli altri player Cdiscount, Fnac e Darty sono francesi. Al contrario gli Italiani si lasciano ancora accattivare dal fascino delle straniere, a testimoniarlo è il fatto che l’unica app italiana nel gruppo dei primi 5 è “Dove Conviene”. Una voce fuori dal coro, su questa piattaforma non è possibile acquistare nulla, ma si possono consultare i volantini di diverse promozioni e confrontarli per capire dove un prodotto costa meno. Un’altra app che fa la comparsa solo nella lista dei top 5 italiana è Groupon, nata in America che riesce a salire sul podio solo tra i mobile user del Bel Paese.

 Lo conosci il Cyber Monday?

A differenza del Black Friday il Cyber Monday fa fatica ad affermarsi tra gli italiani, e in generale tra gli europei. Si tiene esattamente il lunedì successivo al “Black week end”. Il 28 novembre, infatti, è stata la giornata dedicata agli sconti sui prodotti informatici, ma, come dimostra la ricerca di Ogury, su nessuno dei maggiori siti retail l’affluenza ha saputo superare la percentuale di share del 40%. 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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