Nella conference call con gli analisti in seguito ai dati preliminari l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ha smentito la presenza di trattative in corso
Anche ieri il titolo di Banzai ha vissuto una giornata sostanzialmente tranquilla dal punto di vista dei volumi e dei valori di scambio. Dopo un’apertura positiva, ha terminato la giornata con un lieve rimbalzo di poco inferiore al punto percentuale rispetto al proprio valore di quotazione, attestandosi a 4,53 euro nel segmento STAR di Piazza Affari. Minima, dunque, l’influenza dei dati preliminari sulle vendite diffusi nel tardo pomeriggio di lunedì, mentre gli analisti, ad esempio quelli di Banca Akros, hanno espresso un giudizio positivo a riguardo, giudicandoli sopra le proprie attese. Proprio ieri il quotidiano Il Sole 24 Ore aveva riportato un’indiscrezione su una presunta trattativa in corso per la cessione delle attività media del gruppo, con Mondadori che avrebbe presentato un’offerta non vincolante da circa 42 milioni di euro. Ieri mattina, però, durante la conference call con gli analisti, l’amministratore delegato di Banzai, Pietro Scott Jovane, non ha voluto commentare l’indiscrezione. «Non commentiamo speculazioni di mercato» ha detto, precisando che «ci sono già state in passato voci di mercato sui nostri asset a conferma della buona qualità degli stessi. A oggi rimane valida la nostra dichiarazione diffusa al mercato il 15 dicembre». Ovvero che la società è sempre attenta a valutare interesse da parte di altri operatori di mercato, ma di non avere allo stato alcuna trattativa in corso. Sempre in riferimento alla verosimile ricostruzione della testata di Confindustria, Mondadori sarebbe stata assistita nella due diligence dai consulenti del transaction di Ernst&Young, ma non sarebbe l’unico gruppo interessato a Giallo Zafferano, Pianeta Donna e agli altri siti di Banzai. Sarebbero state presentate altre manifestazioni d’interesse, informali e non sollecitate, proprio riferite alle attività internet nel settore media. E in campo, secondo le indiscrezioni, ci sarebbero anche il Gruppo L’Espresso e una società estera.