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Viaggio all’interno del panorama del mobile adv: una mappa per i marketer

Autore: Redazione


DailyNet ospita l’intervento di Fabio Zoboli, country managing director Italy di SpotX relativo a uno dei temi più attuali e dibattuti dell’intero ecosistema digitale

di Fabio Zoboli, Country Managing Director (Italy) - SpotX

Pensate all'ultima volta che avete controllato le notizie: stavate leggendo un giornale o stavate scorrendo il dito sul vostro telefono?

La maggior parte delle persone propenderebbe per la seconda, specialmente in Italia, dove il 32% degli utenti internet consumano in prevalenza media online. Con schermi più grandi e connessioni più veloci, guardano sempre di più video sui loro dispositivi mobile. Mentre internet e in particolare quello su mobile continuano a crescere, in Italia già 8 teenager su 10 guardano video online giornalmente.

È chiaro che la visione di video su smartphone e tablet è in aumento tra i consumatori italiani. Come si stanno adattando i brand? Molti stanno investendo maggiormente in mobile e video. Infatti, nel 2015, gli investimenti nella pubblicità mobile in Italia sono aumentati del 53%.

Tuttavia i brand non dovrebbero semplicemente spendere soldi sul “mobile” in modo del tutto casuale. Poiché il consumo di video mobile raggiunge livelli record, i player del settore digital devono essere pronti a seguire i consumatori in acque ancora inesplorate. Offriamo tre suggerimenti ai marketer che desiderano intraprendere questo viaggio.

1. Guidare le aspettative del consumatore: con così tanti contenuti video di alta qualità a portata di mano, i consumatori si aspettano che gli annunci pubblicitari siano all’altezza del prodotto. Si aspettano inoltre che siano una parte ininterrotta della loro esperienza mediatica. Fortunatamente, i progressi tecnologici hanno reso più facile per i brand la creazione di annunci specifici per i dispositivi mobile, con conseguente migliore qualità, copertura e prestazioni. Ad esempio Geico, un'azienda americana di assicurazioni auto, ha creato un video “mobile” divertente ed estremamente efficace con uno specifico slogan adatto al contesto che recitava: "non puoi saltare questo annuncio".

2. Rimanere in vista: la visibilità rimane una preoccupazione fondamentale per molti inserzionisti, ma i brand stanno facendo passi da gigante nel campo del “mobile”. Ad esempio, numerosi partner tecnologici e compagnie analitiche sono ora in grado di verificare che il pubblico target stia visualizzando le campagne pubblicitarie giuste. Inoltre, nuove unità video collocabili in paragrafi di testo, come l'unità pubblicitaria In-Content di SpotX, sono ora disponibili sui dispositivi mobile. Ciò significa che gli annunci video verranno riprodotti solo quando si trovano sullo schermo, con il risultato di una visibilità del 100%.

3. Aggirare i “walled garden”: i cosiddetti “walled garden” hanno prodotto alcune delle più grandi sfide per i marketer del settore digital, tra cui inefficienza e scarsa visibilità nell’esperienza del cliente. Gli acquirenti credono erroneamente che i giganti dei media americani siano gli unici player ad offrire dati, scalabilità ed efficienza. Quando possibile, i brand dovrebbero dirigersi verso il mercato aperto, dove la concorrenza tra i player indipendenti alimenta un migliore servizio per il cliente e i brand possono acquisire una maggiore comprensione del successo del marketing mobile.

Tutti a bordo del Mobile

Mentre i brand si imbattono in un territorio inesplorato, molti si avvicinano a queste sfide con cautela, tenendo conto del “mobile” come una parte delle spese della campagna piuttosto che come elemento a sé stante.

Vediamo però che il mercato si sta evolvendo e che gli acquirenti di annunci pubblicitari sofisticati stanno spostando il loro budget per campagne video attraverso schermi di ogni tipo, riconoscendo l'importanza di tablet, cellulari e TV collegate o, per farla breve, del Total Video. Insomma si stanno rendendo conto che il video è video indipendentemente dal luogo di fruizione, e stanno inoltre pianificando in base al pubblico di destinazione e il tipo di esperienza di ogni dispositivo.

Non c'è da meravigliarsi: quello che sta succedendo in Italia fa parte di una tendenza globale più ampia del consumo mobile di video. In tutto il mondo, gli smartphone e i tablet hanno superato i computer da scrivania come dispositivi più popolari, e ciò significa che i consumatori obiettivo degli inserzionisti possono essere trovati intenti a navigare sul web e a guardare video sul cellulare. E dal momento che il 75% degli italiani ora possiede uno smartphone, è il momento per i brand di alto livello di raggiungere i consumatori italiani laddove è più probabile trovarli.

Il settore è ancora alle prese con sfide di non poco conto nel seguire potenziali clienti attraverso i dispositivi e nel mondo del “mobile”. Tuttavia, se i brand terranno a mente questi tre suggerimenti nel corso del loro viaggio, allora la navigazione verso il futuro della pubblicità mobile filerà liscia come l’olio.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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