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Qwant cambia logo e layout. Intanto prepara due nuovi strumenti: email e mappe

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Al veloce processo di maturazione della sigla, che ha permesso la proposta di una serie di strumenti (altri ne verranno aggiunti), è corrisposta un’evoluzione della sua immagine. La società ora sta lavorando ad accordi con nuovi publisher. L’intervista di DailyNet al Country Manger per l’Italia, Fabiano Lazzarini

Dall’ottobre scorso, quando Qwant ha aperto in Italia, non è passato molto tempo. Ma il processo di maturazione del motore di ricerca che non traccia gli utenti è stato rapido, e ha prodotto una serie di feature capaci di rappresentare valori aggiunti interessanti. Alle già attive Qwant Music e Qwant Shopping, si aggiungeranno a breve sul territorio italiano anche Qwant Sports e Qwant Games e verranno lanciati un servizio di email e uno di mappe. Presto, inoltre, verranno sviluppati anche Qwant Pay e Qwant Med&Surgery. Un ecosistema vasto che evidenzia l’abbandono della fase di ambientamento e il passaggio a una fase più matura dell’azienda. Proprio in questo contesto si introduce il restyling, che ha coinvolto logo e interfaccia – desktop e mobile – del portale.

Visual identity

È lo spettro di luce l’elemento che ha ispirato il nuovo logo, rappresenta l’evoluzione, specifica Pierrick Thébaut, Chief Design Officer: «Abbiamo scelto di costruire il nostro logo attorno a tre fasci di luce (rosso, verde, blu). Colori che, se combinati, danno vita a un numero illimitato di colori. Per noi, la loro molteplicità simboleggia la varietà e la neutralità delle risposte ottenibili su Qwant e dei risultati che ci consentono di assumere una visione unitaria del mondo». Il Team design ha lavorato molto anche sulla tipografia del carattere per accentuare la lente d’ingradimento rappresentata dalla lettera Q e per rendere più intuitiva la lettura del nome, in alcuni casi confuso con “Q-Want”. Dietro a questi cambienti grafici c’è l’adozione di un nuovo “design system”, un mix di principi e regole per la progettazione dell’interfaccia, che riunisce centinaia di componenti e strumenti a disposizione degli sviluppatori per costruire tutte le pagine di Qwant nelle versioni dedicate ai diversi device. «Le cose in Qwant si stanno evolvendo rapidamente, crescono utenti e servizi offerti che presto includeranno anche email e mappe. Questa maturazione aziendale ora è supportata anche a livello d’immagine», commenta Fabiano Lazzarini, country manager per l’Italia di Qwant.

Design del portale

L’aumento dei servizi e degli utenti hanno suggerito una riorganizzazione dei risultati delle query, in modo da proporre le SERP in modo più ordinato e di facile lettura. La tradizionale interfaccia a tre colonne (web, social, news) è stata accantonata in favore di due colonne complementari (per la versione desktop). Il servizio di “Instant Answer”, inizialmente situato nella parte alta della pagina, è spostato in una sezione apposita alla destra dei risultati della ricerca per ottimizzarne l’utilizzo da PC o Mac con schermi 16:9. Le notizie e i contenuti dei social media saranno collocati in quest’ultima sezione permettendo, così, di accedere a risultati differenti senza interrompere la fruizione dei risultati della ricerca web. Il nuovo layout permetterà allo sguardo di seguire il movimento a “F” che contraddistingue i motori di ricerca: intensa attenzione alla prima linea orizzontale e attenzione calante scorrendo la pagina verso il basso in verticale. «L’interfaccia offre un’esperienza più soddisfacente, immagini più chiare, liste più ordinate e una migliore selezione delle notizie», aggiunge Lazzarini.

La crescita di Qwant

Da ottobre a oggi, la società è stata in grado di costruirsi una buona notorietà nella industry e verso le istituzioni, mentre lato utenti registra una crescita dovuta a iniziative pubblicitarie e ad accordi con editori del calibro di Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera. «I media, inoltre, ci hanno dedicato grande attenzione successivamente allo scandalo di Cambridge Analytics e Facebook, e grazie al GDPR. Questi due elementi hanno portato il tema della privacy nelle discussioni tra gli utenti, che hanno scoperto il valore di questa parola e del significato che rappresenta. Molte persone hanno trovato valore in Qwant proprio dopo questi fatti. Il nostro obiettivo è raggiungere il 5% del mercato entro il 2020, e per ora siamo in linea con la nostra ambizione», spiega Lazzarini. «Un dato che mi ha colpito molto è l’attenzione e l’accoglienza che ci hanno dato gli editori, felici di non vedere utenti tracciati dal motore di ricerca e dunque di vederne i dati preservati. Questo ci ha aiutato a raggiungere nuovi editori con cui stiamo lavorando per stringere nuovi accordi», conclude.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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