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Il 2019 di Nuance è all’insegna di un utilizzo di Intelligenza Artificiale più consapevole e smart

Autore: Redazione

Thomas Hebner


L’azienda, tra i principali fornitori di soluzioni vocali e di imaging, ha fatto il punto sull’evoluzione e la pervasività di questa tecnologia nell’ultimo anno per delineare i trend del futuro

Il 2018 è stato l’anno della grande corsa all’Intelligenza Artificiale (IA) in ambito aziendale – e non solo – con un aumento esponenziale delle piattaforme, degli strumenti e delle applicazioni dedicate che sono progressivamente entrate nelle aziende e nelle case di tutto il mondo. Secondo i dati dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano il 56% delle aziende italiane, infatti, ha già avviato progetti riguardanti l’Intelligenza Artificiale. Di questi, il 35% riguarda l’Intelligent Data Processing - con soluzioni che utilizzano algoritmi di IA per ottenere informazioni e avviare, sulla base di queste, azioni specifiche e contestuali - e il 25% i Virtual Assistant o Chatbot (25%). Nuance Communications, principale fornitore di soluzioni vocali e di imaging, ha fatto il punto sull’evoluzione e la pervasività dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’ultimo anno per delineare i principali trend che caratterizzeranno il 2019 appena iniziato.
I bot aziendali diventeranno assistenti virtuali smart
C'è molta differenza tra un bot che può programmare un viaggio o ordinare la pizza e un assistente virtuale in grado di rispondere a una domanda complessa o gestire un problema che può essere risolto solo con un dialogo bidirezionale – ad esempio, "qual è il miglior investimento per i miei genitori?". Nel 2019 si assisterà a un cambio di paradigma: dai bot con capacità conversazionali limitate e frustranti si passerà ad assistenti virtuali intelligenti che sfruttano l'IA di livello enterprise per supportare conversazioni significative e contestuali. Nel 2019 crescerà, quindi, il ricorso ad assistenti virtuali smart in grado di gestire totalmente la vita degli utenti finali, nonché di prevederne comportamenti e abitudini per supportarli al meglio.
Le aziende investiranno in soluzioni di IA in grado di generare ROI
Conclusa la prima fase iniziale che ha visto le aziende di qualsiasi dimensione correre verso l’implementazione di soluzioni di IA nel proprio business per rimanere competitive nel mercato, oggi l’attenzione è più focalizzata sulla volontà di conoscere il ROI generato dai loro investimenti. Le aziende, infatti, sono alla ricerca di modalità più precise per misurare e provare l'impatto dell'IA sul proprio business e sull'esperienza del cliente a partire dall’acquisizione dei dati. Inoltre, nell’anno a venire, cercheranno nuovi modi per sfruttare ulteriormente il loro attuale investimento combinando l'Intelligenza Artificiale e l’esperienza umana, identificando i casi in cui l'Intelligenza Artificiale può supportare l’uomo nelle attività quotidiane e quelli in cui l’interazione con una persona porterebbe a un risultato migliore.
IA come tool aziendale
Il 2018 ha indubbiamente segnato il momentum dell'Intelligenza Artificiale in ambito aziendale che ha visto quasi tutti i brand del mondo implementare questa tecnologia. Le aziende hanno investito molto con la promessa di usare le macchine per offrire esperienze migliori ai propri clienti come per esempio in bot in grado di fissare il prossimo appuntamento al salone di bellezza o di prenotare un taxi, nonché in applicazioni in grado di offrire consigli sui prodotti. Durante questo processo hanno imparato che l’Intelligenza Artificiale non è una strategia, bensì un tool intelligente che consente alle macchine di interagire con gli umani in un modo naturale e contestuale.
Anno cruciale
“I trend attesi per il nuovo anno confermano la centralità dell’Intelligenza Artificiale nello sviluppo dell’ecosistema aziendale e nella definizione del futuro di servizi e di una quotidianità sempre più smart, già registrata nel 2018. Il nuovo anno sarà cruciale per l’ulteriore evoluzione di IA che vedrà maggiore consapevolezza e attenzione da parte delle aziende che vogliono misurarne concretamente i risultati - ha dichiarato Thomas Hebner, Head of Product Innovation, Nuance Communications -. A partire dall’esperienza diretta dei clienti, Nuance è costantemente impegnata a offrire soluzioni all’avanguardia per aiutare le aziende a rimanere competitive sul mercato indirizzando e anticipando in modo proattivo le nuove esigenze dei consumatori”.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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