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Nel 2017 Mediaset torna all’utile e registra un aumento della raccolta. Sui primi mesi hanno influito le elezioni, ma si va verso un miglioramento

Autore: Redazione


La società, di cui sono a.d. Pier Silvio Berlusconi e presidente Fedele Confalonieri, ha approvato ieri il progetto di bilancio dell’anno scorso. Dall’accordo definito di recente con Sky si attendono benefici per la quota di Ebit nell’ordine di almeno 60-70 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha approvato martedì scorso il progetto di bilancio della capogruppo Mediaset Spa: dodici mesi che registrano l’immediato ritorno all’utile dopo un esercizio precedente, reso anomalo, come noto, dagli effetti della vicenda Vivendi. Nell’ottimo andamento complessivo 2017 - che ha generato dati decisamente superiori al budget previsionale - si segnalano l’aumento della quota di mercato pubblicitario e il forte calo dei costi televisivi, elementi che hanno determinato la forte crescita del risultato operativo e il conseguente ritorno all’utile netto. Tutti fattori positivi che confermano i tempi di raggiungimento degli obiettivi del piano Mediaset 2020 presentato al mercato all’inizio dell’esercizio, spiega una nota di Cologno Monzese. Nella conference call, Marco Giordani ha detto di attendersi un incremento dell’Ebit nell’ordine dei 60-70 milioni dall’accordo con Sky, anche se i benefici si registreranno solo a partire dall’anno prossimo. Affrontato anche il tema della radio, che è cresciuta a doppia cifra grazie a una performance di particolare intensità.

I dati finanziari

I ricavi netti sono stati pari a 3,63 miliardi di euro, in leggero calo rispetto al 2016. In particolare, i ricavi in Italia si sono assestati a 2,64 miliardi di euro, anche in questo caso in contrazione. In Spagna, i ricavi netti sono stati pari a 996,3 milioni di euro rispetto ai 992,0 milioni del 2016. Decisivo, sui ricavi, l’impatto in entrambi i Paesi della raccolta pubblicitaria. In Spagna, dove l’andamento del mercato ha via via rallentato nel corso dell’anno, i ricavi pubblicitari lordi si sono attestati a  969,7 milioni di euro rispetto  ai  962,9 milioni di euro dell’esercizio precedente. In Italia, dove il mercato pubblicitario nazionale nel 2017 ha chiuso, invece, in negativo (-1,9%), i ricavi pubblicitari televisivi lordi sono cresciuti in controtendenza, da 2,08 miliardi di euro del 2016 a 2,09 miliardi di euro (+0,4%). La quota di mercato Mediaset del 2017, in Italia, è stata pari al 38,3%, in crescita rispetto al 2016 (37,5%). Il risultato netto torna all’utile per 90,5 milioni di euro, a fronte della perdita di 294,5 milioni di euro segnata nel 2016. In Italia, il risultato  netto passa da -380,1 milioni di euro registrati nel 2016, a -9,9 milioni di euro del  2017. Ancora in Spagna, il dato positivo migliora rispetto  al  2016,  raggiungendo  i  197,5  milioni di euro rispetto ai  171 milioni di euro dell’anno precedente.

I costi operativi

I costi operativi complessivi di Gruppo calano, poi, dell’11,1% (passando da 2,5 miliardi di euro a 2,2 miliardi di euro). In particolare, è da segnalare la forte riduzione dei costi, in Italia, delle attività televisive integrate: da 3.093,0 milioni di euro a 2.574,4 milioni di euro. Considerando il dato a perimetro omogeneo rispetto al 2016 e al netto dell’impatto delle svalutazioni  e  altri  oneri una  tantum,  la  diminuzione  effettiva  dei  costi  raggiunge, così, i 72,1 milioni di euro (-2,6%).

Fedele Confalonieri
L’Ebit

L’Ebit consolidato è positivo per 316,5 milioni di euro, con una netta inversione di tendenza rispetto  al 2016 (-189,3 milioni di euro). In Italia, Ebit in crescita a 70,9 milioni di euro rispetto ai -413,7 milioni di euro del precedente esercizio, grazie anche alla riduzione dei costi operativi.  Dato positivo anche in Spagna, con 245,3 milioni di euro, in ulteriore aumento rispetto ai 224,4 milioni di euro del 2016.

L’indebitamento finanziario netto   

L’indebitamento finanziario netto   consolidato è passato a 1.392,2 milioni di euro rispetto ai 1.162,4 milioni di euro del 31 dicembre 2016. La variazione è stata determinata da investimenti a fronte di aggregazioni d’impresa, partecipazioni e altri asset strategici (Studio 71, LCN20, Radio Subasio, Radio Aut, operazioni di M&A del Gruppo EI Towers) per complessivi 96,3 milioni di euro, ai quali si aggiungono esborsi di  cassa  delle controllate Mediaset España e EI Towers relativi a piani di riacquisto azioni proprie (149,5 milioni di euro) e alla distribuzione di dividendi a terzi (175,6 milioni di euro). La generazione di cassa caratteristica di Gruppo ammonta a 181,8 milioni di euro ed è in deciso miglioramento rispetto a quella del 2016 (58,8 milioni di euro).

Ascolti televisivi

In un panorama europeo sempre più competitivo e caratterizzato  dalla presenza di nuovi operatori globali, le reti Mediaset migliorano gli ascolti rispetto al 2016 e mantengono la leadership sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale con il 33,8% di share in prima  serata e il 33,3% nelle 24 ore. Canale 5 è cresciuta di 0,4 punti in prime time ed è stata la rete italiana più vista nel target commerciale sia in prima serata (16,5%) sia nelle 24 ore (15,9%). In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore, con il 28,8% di share. Telecinco si conferma la rete spagnola più vista nel totale giornata (13,3%) e in prima serata (13,5%).

La capogruppo e i fatti rilevanti

Bene anche l’andamento della capogruppo Mediaset Spa, che chiude l’esercizio 2017 con un risultato netto di 69,2 milioni di euro rispetto ai -151,0 milioni di euro del 2016. Il Consiglio ha deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti di destinare l’utile di esercizio a riserva straordinaria. Nel frattempo, Mediaset ha lanciato il canale 20 e si prepara al varo di Focus, dopo la metà di maggio. Si attende anche un contributo dagli investimenti in campo sportivo, dopo l’aggiudicazione in esclusiva dei diritti  del Campionato Mondiale di Calcio Russia 2018. Per la prima volta il Gruppo Mediaset offrirà tutti i match in chiaro sia in Italia sia in Spagna. Nel corso dell’esercizio, il Gruppo ha anche siglato con la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) un accordo triennale in esclusiva per i diritti televisivi di tutte le gare di Formula E, il Mondiale delle monoposto elettriche. Il primo E-Prix di Roma, disputato lo scorso 14 aprile 2018, è stato un evento nazionale che ha raccolto ottimi ascolti sulle reti Mediaset.

Nuovi record online

Sul fronte delle news online, nel 2017, Tgcom24 è diventato il sito d’informazione più visto in Italia sui dispositivi mobili e ha conquistato la seconda posizione sul web fisso. TgCom24 ha registrato 9,7 miliardi di pagine viste (+52% rispetto al 2016) con una media di 1,1 milioni di utenti unici al giorno. A fine 2017 erano oltre 3,2 milioni (+30% rispetto al 2016) gli utenti registrati a Infinity, il primo servizio Ott di video on demand in streaming lanciato in Italia nel 2013. Infinity offre agli abbonati oltre 6.000 titoli tra film, serie tv, fiction e show televisivi. Nel corso del 2017 sono stati visti quasi 30 milioni di contenuti, una quota superiore del 13% rispetto all’esercizio precedente).

Pubblicità: dopo le elezioni politiche ritorno alla fiducia

Il mercato pubblicitario del primo bimestre 2018 ha segnato, in Italia, un andamento negativo rispetto  al  corrispondente periodo del 2017. I ricavi pubblicitari del Gruppo Mediaset si prevedono, tuttavia, in miglioramento, anche a seguito dei diritti esclusivi di tutti i match del Mondiale di Calcio detenuti in entrambi i paesi di riferimento. La visibilità di mercato si mantiene, comunque, molto bassa, soprattutto in Italia a causa della perdurante  incertezza politica. A tale proposito, il Chief Financial Officer, Marco Giordani, ha detto che dopo marzo il mercato sembra essere tornato alla normalità; e ora si attendono miglioramenti.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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