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KFC, primo lancio 2018, il Double Down, con Bitmama

Autore: D Sechi


Il marchio presenta il primo panino senza pane con una ricca campagna social. Le prossime uscite raccontate da Nicoletta Pirro Ruggiero, head of marketing and communication; aprile e ottobre i mesi “caldi” per l’adv

Un panino senza pane? Un controsenso, un paradosso, uno scherzo. Invece è tutto vero: Si chiama Double Down ed è la nuova proposta di KFC, il suo primo lancio in questo 2018. Una vera e propria sfida nei confronti del buongustaio italiano votato alla tradizione: Double Down al posto del pane ha due filetti di pollo fritto, che racchiudono bacon, formaggio Monterey Jack e salsa barbecue. Un panino americano che si può gustare in tutti i 17 ristoranti KFC - Kentucky Fried Chicken in Italia. E attenzione, a breve il numero dei luoghi di ristoro del marchio potrebbe aumentare. Ma andiamo con ordine: prima di correre a gustare il Double Down abbiamo chiesto lumi a Nicoletta Pirro Ruggiero, head of marketing and communication di KFC Italia. Non che non ci fidassimo, tutt’altro, solo l’occasione per fare il punto della situazione sui passi in comunicazione che il gruppo ha progettato per quest’anno appena iniziato.

Nicoletta Pirro Ruggiero
Una campagna, una strategia

«C’era una grande richiesta riguardo il Double Down, ed eccolo qui: così inauguriamo il nostro 2018, in maniera gustosa e con un filo di ironia. La campagna di lancio (firmata da Bitmama, con Lavinia Garulli direttrice creativa, e pianificata da Simple Agency, con la produzione di Haibun, ndr), che andrà avanti fino al 4 febbraio, vedrà il Double Down online con un video sui canali social di KFC Italia, Facebook e Instagram, e su YouTube. Sono previsti inoltre video programmatic e proximity finalizzato al drive to store». Nel video alcuni ragazzi italiani si confrontano con “l’enigma” di un panino senza pane: dapprima scettici, tanto da commentare con il tipico gesto che diventa il fil rouge dell’intera campagna, poi divertiti dalla novità e infine conquistati dal gusto. Durante la campagna, sui social il Colonnello Sanders descriverà il Double Down parlando italiano senza parole, in una sorta di vocabolario di gesti tipici.  E sempre su Facebook e Instagram KFC Italia metterà in scena la sostituzione del pane con il pollo, riscrivendo nel tono irriverente di KFC i detti italiani sul pane: buono come il pollo, guadagnarsi il pollo, pollo al pollo vino al vino, render pollo per focaccia, mangiare pollo a tradimento. «Un’attività che rispecchia il nostro credo: il 90% della nostra comunicazione è legata all’ambito digitale, e nasce tutta da lì, gli altri mezzi devono integrarsi di conseguenza. E i numeri ci danno ragione, visto che il post su Facebook dedicato al Double Down in poco meno di due giorni ha fatto registrare otre 5000 commenti».

Esperimenti televisivi

C’è vita oltre il digital? Certo che sì, ma con moderazione: «Utilizziamo l’affissione e i centri commerciali, questo perché l’ultimo miglio è fondamentale per i retailer. E non è vero che la tv non ci interessi: abbiamo recentemente fatto dei test con Sky Go che potrebbero rivelare i loro frutti prossimamente; in questo ambito, quello che ci interessa è poter usufruire della geolocalizzazione. Ecco perché sarà magari difficile vederci sugli schermi tradizionali».

Le stagioni del Colonnello

Che stagione preferisce il Colonnello? «Quest’anno i mesi caldi saranno aprile e ottobre, soprattutto quest’ultimo sarà il palcoscenico di una grande novità, ma è ovviamente troppo presto per parlarne. La comunicazione comunque non si fermerà nel resto dell’anno, con il marchio sempre protagonista in rete, dove, oltre i social, ci serviamo di Google display, di Search, di Waze. E sempre durante il 2018 un altro dei nostri obiettivi è aumentare il numero dei ristoranti: oggi sono 18, altre 14 inaugurazioni sono già in scaletta, puntiamo a realizzarne in tutto 20, cosa che avrà ripercussioni anche sulle attività di comunicazione e sugli investimenti a esse dedicate, che sono previsti in crescita».

 

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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