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Hellodì racconta il suo nuovo Digital Lab, il coworking per i professionisti del digitale

Autore: Redazione


Uno spazio di 600 metri quadrati ospita giovani realtà con expertise diverse, che collaborano e si contaminano con sinergie sempre nuove. A raccontarlo a DailyNet è uno dei due co-fondatori, Alex Ballato

di Anna Maria Ciardullo

Hellodì è l’idea di due persone che hanno mosso i primi passi in uno scantinato, proprio in perfetto stile Silicon Valley, Alex Ballato e Francesco Ferrari. Uno dei brand di Hellodì, specializzata principalmente in influencer marketing, è HelloSport, che ha maturato una forte esperienza nel settore sportivo e gestisce in esclusiva influencer di primo piano in questo ambito, come Gianluca Di Marzio, Gli Autogol, Calciatori Brutti e Chiamarsi Bomber. Dopo HelloSport, all’inizio dell’anno è stata lanciata la divisione HelloService, per gestire le attività social di aziende e brand, e sono tanti i progetti in divenire, anche in altri settori, come quello musicale. Oggi è la volta di Digital Lab.

Spirito di squadra

Ma Hellodì, non si è accontentata di un semplice scantinato e ha di recente inaugurato anche un nuovo spazio di coworking, da subito diventato punto d’incontro per community di professionisti del digitale ma anche hub di contaminazioni e scambio. Il Digital Lab di Hellodì è uno spazio da 600 metri quadrati, un centro nevralgico, dove aziende con diverse expertise si incontrano e possono condividere esperienze, creatività, know-how, voglia di fare e passioni. «Il progetto di coworking rispecchia perfettamente lo spirito di Hellodì che anche nelle sue attività fa da aggregatore, ad esempio, con HelloSport che unisce le più importanti community del mondo sportivo. L’idea è stata di spingere queste realtà a fare squadra, a condividere il proprio lavoro in uno spazio che potesse rivelarsi vincente per tutti. Quindi, questo spirito di squadra che abbiamo portato sul lavoro, abbiamo voluto estenderlo anche allo spazio fisico», spiega Ballato a DailyNet.

Non solo il network

Nel Digital Lab, oltre a Hellodì, si sono stabilite diverse realtà che operano in maniera sinergica: una web agency, un’agenzia di comunicazione, un’agenzia di produzione video e alcuni degli editori appartenenti al polo HelloSport (Calciatori Brutti, Cronache di Spogliatoi, Chiamarsi Bomber, Dunkest e altri). Il Digital Lab, però, non è riservato solo alle aziende del network, ma si apre anche alla città, come nuovo spazio di coworking per tutti i player del mondo della comunicazione digitale con aree di lavoro dedicate, come una sala multimediale e di registrazione, uffici open space, sale relax e sale riunioni. «Il nostro motto è “dove lo spirito di squadra è sopra a quello di competizione”. Questa realtà permette a tutti i nostri editori (anche quelli non presenti qui) di venire a trovarci e produrre i loro contenuti internamente, creando un’ulteriore sinergia tra le nostre community. Il punto di forza consiste nel condividere gli spazi con professionisti del settore che possano collaborare realmente e scambiarsi idee per far nascere nuove partnership. Si tratta di un modello sostenibile che crea molto più indotto, riducendo non solo i costi ma, soprattutto, i tempi e che aumenta la produttività, poiché sfrutta la prossimità per mettere a terra i progetti comuni in modo molto più efficiente».

Da sinistra: Ballato, Galliani, Ferrari e Di Marzio
In divenire

A oggi, le postazioni del DiL e gli spazi operativi hanno quasi raggiunto la loro capienza massima, ma il progetto non si ferma qui. «In esclusiva, possiamo comunicarvi che Hellodì sta progettando un’ulteriore espansione in Viale Liguria 24, per ampliare postazioni e servizi offerti dal Lab. Le aziende che ci piacerebbe ospitare sono quelle che possano dare un contributo alle altre già presenti, per rafforzarsi e aggiungere valore reciproco. Puntiamo ad ampliare il Gruppo con nuove risorse, soprattutto nell’area sales e produzione di contenuti – continua Ballato - ma tutte le realtà del digitale, dell’advertising e dei settori affini sono interessanti per noi, purché non si sovrappongano a quelle già presenti, proprio per preservare quello spirito collaborativo e non basato sulla competizione, che ci contraddistingue e, ovviamente, per non perdere l’efficienza che deriva proprio dalla differenziazione e dalla complementarità delle expertise che ospitiamo e che cerchiamo».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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