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Google: partnership strategica con Unity Technologies per potenziare le UAC

Autore: Redazione


Le campagne universali per app, che dal 2015 permettono ai marketer di promuovere le proprie app sui canali di Big G, ora possono essere ampliate sulle app di mobile gaming della società, che raggiunge 1,5 miliardi di dispositivi a livello globale

Google ha deciso di puntare forte sulle campagne universali per app (UAC) e per puntellare le opzioni a disposizione dei publisher che vogliono promuovere le proprie app attraverso i diversi canali del colosso ha stretto una partnership con Unity Technologies, una company che produce strumenti di sviluppo per i creatori di videogiochi.

Vantaggi reciproci

Da giovedì, gli oltre 10 milioni di sviluppatori di Unity hanno accesso alla domanda degli advertiser su AdMob attraverso integrazione diretta. È la prima partnership di questa natura stretta tra Google e una società attiva nel gaming. Gli advertiser di Google, invece, hanno un accesso più immediato alle campagne UAC grazie alla piattaforma pubblicitaria di Unity, capace di raggiungere 1,5 miliardi di dispositivi, sia iOS sia Android. Più del 50% dei giochi per mobile, infatti, sono sviluppati con l’utilizzo delle tecnologie di Unity.

UAC, un’opzione in veloce evoluzione

L’obiettivo di UAC, che è diventata la strada scelta di default per il lancio di campagne a pagamento di installazione app all’interno di Google dopo il lancio nel 2015, è aiutare gli advertiser a trovare le audience più rilevanti nelle diverse property di Big G senza dover scegliere il placement o gestire l’ottimizzazione delle ads di persona. Un algoritmo di machine learning calibra i bid e posiziona le ads nei canali in cui le persone sono più inclini ad interagirci, siano essi Play Store, Google Display Network, search o, da ora, le app di Unity. Google ha reso noto che UAC ha prodotto oltre 11 miliardi di installazioni solo nel Q2.

Videogiochi: il nuovo elemento nei business plan

È facile generalizzare e cadere nel banale dicendo che “gli advertiser sono un po’ capricciosi quando si tocca l’argomento del gaming” o che “i giochi sono una grande opportunità per tutti”, ma queste affermazioni non fanno altro che gettare ombra sul vero punto del discorso. Audience enormi stanno giocando a diversi videogiochi e se gli advertiser le vogliono raggiungere hanno bisogno di sedersi e fare due conti su qual è il gioco migliore per il loro media plan. “Gli advertiser dovrebbero tenere d’occhio le performance e valutare in quale canale le inventory raggiungono gli obiettivi, e i mobile games non possono rimanere fuori dal discorso. Se un inserzionista è in grado di trovare il demo di cui ha bisogno in un ecosistema sicuro per il brand, l’audience che vi si approccia sarà propensa a guardare l’intera video ad con conseguenti benefici in termini di brand lift”,  ha spiegato Sissie Hsiao, VP of mobile advertising di Google.

I mobile games vivono un nuovo momentum

L’esperienza dei giocatori è molto coinvolgente e gli sviluppatori stanno lavorando nella maniera migliore sul game play”, ha commentato Julie Shumaker, VP of advertiser solutions di Unity, suggerendo poi che i mobile games stanno vivendo un “nuovo momentum” per quanto riguarda l’attrazione dei brand al loro interno. “Stanno vedendo che i giochi sono ambienti che garantiscono la brand-safety, i contenuti sono prodotti da professionisti, è un’esperienza opt-in e capace di creare un grande engagement”, continua. Stando ai dati di Unity, il 71% dei mobile gamers giocano in modalità “monotasking”, dedicando tutte le loro attenzioni all’attività sullo schermo. Due terzi dei consumatori che hanno preso parte al sondaggio di OpenX e Mobile Marketing Association hanno dichiarato che aprono i video promozionali da 15 secondi per ricevere sconti o ricompense utili nei giochi. Il 65% dei marketer stanno programmando investimenti più alti negli opt-in video per il 2019. “Quando gli user accedono a un’esperienza attraverso una modalità opt-in, allora sono davvero coinvolgi”, conclude Hsiao.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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