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Caviro rilancia Tavernello. In partenza la gara per la nuova creatività

Autore: V Parazzoli


Per il suo brand di punta, il Gruppo romagnolo propone un restyling, sviluppato dalla svedese Motherland, mirato a rafforzare i plus del prodotto, che gode di una forte distribuzione anche all’estero. Il pitch in fase di approntamento rimette in discussione l’incarico di Armando Testa, mentre Media Italia segue il planning del budget che nel 2016 è stato di 1,5 milioni di euro

Aria di rinnovamento in Caviro, la più grande filiera vitivinicola d’Italia con 304 milioni di euro di fatturato e 13.000 soci viticoltori che lavorano una superficie di oltre 37.000 ettari di vigneti: il rebranding di Tavernello - suo marchio di punta in termini di fatturato (vale un terzo circa del giro d’affari),  e volumi di vendita in tutto il mondo - che rappresenta un’evoluzione per l’identità di questa linea di vini e ne sottolinea l’appartenenza a una grande cooperativa agricola che, dal 1966, valorizza tutta l’uva che i soci le conferiscono per offrire una varietà unica di prodotti. Tavernello è una linea pensata per coloro che vogliono un buon vino per accompagnare i piatti di ogni giorno, grazie alla fresca semplicità del suo profilo di gusto piacevole ed equilibrato, e porta sul mercato anche internazionale il buon vino della tradizione italiana, posizionandolo nei momenti della più autentica e quotidiana convivialità. Inoltre l’offerta è accessibile grazie al suo buon rapporto qualità/prezzo, dato dai processi produttivi innovativi ed efficienti e dal controllo della filiera integrata dal vigneto alla tavola. Sempre per la totale trasparenza, la tracciabilità di Tavernello Brik è verificabile per ogni singola confezione, in quanto sono riportati numero di lotto e QRcode, che rimanda alla rinnovata sezione dedicata presente sul sito tavernello.it, da cui è possibile verificare la zona di provenienza e le cantine produttrici di quel vino nello specifico.

“Sincero. Buono. Italiano.”

La nuova immagine di marca – sviluppata dall’agenzia svedese di branding e design Motherland - è espressione del posizionamento di qualità italiana accessibile, attraverso un nuovo logo circolare che include la garanzia del corporate brand Caviro, sottolineato dall’inedita tagline “Sincero. Buono. Italiano.”, che pone l’accento su quei valori come affidabilità, esperienza, innovazione e sostenibilità, che hanno portato il brand a essere apprezzato da oltre 4 milioni di famiglie italiane e distribuito in più di 40 Paesi nel mondo. Linee pulite nelle grafiche, chiarezza e raffinatezza del tratto, modernità nei font utilizzati, cromie delicate: il rebranding di Tavernello racconta sulla nuova confezione gli elementi salienti del prodotto, la connessione al territorio, la provenienza e la tracciabilità. Il restyling conduce immediatamente all’essenzialità del marchio, scelta sicura per il consumatore sia sotto l’aspetto funzionale che emotivo.

“Be Trasparent”

A supporto del nuovo corso, è stato realizzato un articolato piano di comunicazione a 360°, che prevede una pianificazione di tv, radio, digital, cinema, stampa e attività focalizzate sui social network di Tavernello (Facebook e YouTube). In particolare, il compito di sviluppare e comunicare contenuti coerenti al posizionamento dei brand Caviro e Tavernello è stato affidato alla campagna “Be Transparent” di Rai Pubblicità e al suo format crossmediale “Lezioni di Etichetta”, on air su tutti i canali pubblici (tv, radio, digital e cinema). Tavernello, infatti, con 6 soggetti/lezioni da 30” è protagonista in questi giorni del nuovo format di Rai Pubblicità. Ogni “lezione” approfondisce un aspetto specifico del vino Tavernello, come la qualità, la filiera, il processo o il brik, partendo proprio dalla lettura guidata della nuova etichetta, offrendo al consumatore indicazioni dettagliate su caratteristiche e innovazioni di processo e prodotto, rispondendo al crescente bisogno di informazione di qualità e promuovendo un consumo consapevole e responsabile. La campagna è stata sviluppata dall’azienda con la concessionaria stessa della Rai, tranne la stampa, che è invece firmata da Armando Testa, partner storico del brand, il cui incarico, però, secondo quanto risulta a DailyMedia, sta per essere messo in discussione con una gara che Caviro starebbe approntando proprio in questi giorni. Non sarebbe oggetto di revisione invece il planning (per un budget che l’anno scorso è stato di 1,5 milioni di euro), che è gestito da Media Italia.

Marca globale

Per la sua linea in brik, Tavernello ha scelto un packaging realizzato in Tetra Pak che protegge perfettamente il vino dalla luce e dall’azione ossidante dell’aria, garantendone una conservazione costante e corretta per mantenerne inalterato il gusto. In virtù dell’ampia filiera di Caviro, Tavernello ha adeguato la propria offerta di prodotti alle esigenze del mercato moderno in costante evoluzione, lanciando negli ultimi anni nuovi vini in bottiglia con ottimi riscontri da parte del pubblico. “Tavernello è cresciuto negli anni grazie alle continue garanzie di qualità dei suoi prodotti e di correttezza nei confronti dei consumatori che l’hanno portato a diventare il brand numero uno in Italia e marchio di vino italiano più venduto al mondo - sostiene Elena Giovannini, responsabile Market Daily di Caviro -. Il processo di rinnovamento di Tavernello nella direzione di una nuova immagine di marca globale aprirà a nuove prospettive, come quella di accogliere in futuro altre referenze, per una logica di sempre maggior coesione tra mercato domestico e internazionale”.

 

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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