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Candy Group: dopo i risultati record del 2017, porta il budget adv internazionale a oltre 40 milioni e a settembre deciderà se centralizzare il media in un unico partner

Autore: V Parazzoli


Il ceo e il presidente del Gruppo, Beppe e Aldo Fumagalli, hanno presentato venerdì il bilancio e le strategie di sviluppo, sia per l’omonimo marchio, per il quale partirà un nuovo flight il 2 giugno, sia per Hoover, sul quale pure Cayenne sta preparando l’on air per il periodo autunnale

Un altro anno positivo per Candy Group, che ha chiuso il bilancio 2017 con ricavi consolidati pari a 1,148 miliardi di euro, migliorando ulteriormente il risultato del 2016. Ad annunciarlo, sono stati, venerdì scorso, il ceo e il presidente del Gruppo, Beppe e Aldo Fumagalli, presentando anche tutte le strategie che dovrebbero portarlo a quota 2 miliardi entro i prossimi 4 anni, sfruttando pure eventuali opportunità di acquisizioni. Oltre ai ricavi consolidati, in crescita del +14% (+10% a cambi e perimetro costanti) rispetto agli 1,006 miliardi del 2016,  con un EBIT operativo del 3,8%, pari a oltre 44 milioni, il Gruppo ha fatto segnare un ulteriore rialzo nella quota detenuta in Europa, dove ha ottenuto, rispetto al 2016, un incremento  nel grande elettrodomestico dello 0,4%, diventando per il secondo anno consecutivo quello che cresce maggiormente tra i principali operatori del settore. Il risultato netto conseguito è stato positivo per 2,2 milioni, nonostante si sia registrato  l’effetto di un significativo stanziamento di natura straordinaria (di 10 milioni) e non ricorrente al fondo per rischi futuri. Al conseguimento del risultato hanno contribuito in modo sostanziale i settori principali in cui il Gruppo, che opera attraverso i brand Candy, Hoover e Rosières, concentra la propria offerta: washing, built-in (incasso) e small domestic appliances (piccoli elettrodomestici). Il fatturato viene conseguito per gran parte all’interno dei confini europei, con UK (21%), Francia (18%), Italia (17%), Penisola Iberica (6,5%) e Germania (4,5%) a recitare un ruolo primario insieme alla Russia, in forte crescita. Tra i fattori di successo, si confermano la forte capacità tecnologica e l’elevata propensione all’innovazione. Per questo, negli ultimi anni, Candy Group è diventato attualmente leader assoluto nella connettività applicata agli elettrodomestici e nella commercializzazione di smart appliances dove, in particolare nel segmento delle lavabiancheria, detiene una quota di mercato del 61% in Europa.

Marketing e comunicazione

Il piano industriale 2017-2019 prevede 105 milioni di investimenti per continuare a sostenere l’innovazione e la crescita del Gruppo, oltre a quelli specificatamente dedicati al marketing e alla comunicazione. Quest’ultima e l’innovazione rappresentano i due asset fondamentali per raggiungere e intercettare le preferenze delle diverse fasce di consumatori, verso le quali proporre di volta in volta i prodotti e i brand più indicati. In particolare, lo spending complessivo del 2017 è stato di 34 milioni di euro (1 in più del 2016) ma, quest’anno, beneficerà di un ben più consistente incremento, stimabile nell’ordine del 20%, il che porterà il citato budget a superare quota 40 milioni. Un quarto dei quali, come ha spiegato a DailyMedia Gianpiero Morbello, head of brand identity and strategy di Candy Group, destinati all’Italia, dove il planning è curato per ora internamente con la consulenza di Wavemaker. In Inghilterra, invece, alla locale filiale di quest’ultimo network, è subentrata Clear Media, mentre in Francia è incaricata MediaCom. Ora tutti questi 3 mercati, come anche altri quali la citata Russia, sono interessati a flight di comunicazione, ma, a settembre, verrà presa una decisione in merito al conferimento di un eventuale incarico globale a un’unica centrale. Di questa opportunità se ne era già parlato l’anno scorso, poi messa in stand by per altre priorità e ora ripresa in termini di una valutazione che non porterà comunque a una gara.

Le campagne

Sul fronte operativo, intanto, il 2 giugno verrà riproposta, solo su reti Mediaset, la campagna per la lavatrice Bianca di Candy lanciata lo scorso novembre e ideata da Cayenne, la stessa agenzia che sta preparando anche la creatività integrata globale per Hoover, programmata per l’autunno. Questo marchio sta beneficiando di una forte espansione della propria gamma, ma la pubblicità ruoterà ancora intorno a quello che ne è il prodotto più iconico e, cioè, l’aspirapolvere. La quota preponderante del budget complessivo è equamente suddivisa tra lo stesso Hoover e il brand che dà nome al Gruppo, con una ripartizione per mezzi, per quanto riguarda il mercato interno, tra il 60% della tv e il 40% del digital, le cui attività sono seguite da Triboo per Candy e dall’inglese One per Hoover, sempre in team con un numero crescente di risorse interne appositamente attivate, anche per seguire un data-base di clienti “dialoganti” che ha già superato quota 450.000.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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