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Adform punta sull’Italia e prosegue la sua evoluzione come piattaforma “full-stack”

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L’intervista di DailyNet a Julien Gardès, general manager Sud Europa della società di origine danese, sulle ultime evoluzioni dell’offerta e sui temi più attuali del digitale

L’ultima notizia riguardo Adform è l’ingresso di Greta Ghizzo, che ricoprirà il ruolo di senior platform solutions consultant, e di Martina Trezzi, a cui sono state affidate le attività di platform solutions specialist. Ma l’azienda di origine danese continua a innovare anche sul fronte del prodotto, ne sono testimonianza la recente partnership con Factual sui dati e il grande interesse nei confronti del crescente segmento del Digital Out of Home. DailyNet ha intervistato Julien Gardès, general manager Sud Europa di Adform, allo scopo di approfondire le ultime evoluzioni della proposta della società, e raccolgiere un autorevole parere riguardo le sfide che il digital si trova oggi ad affrontare.

Quali sono, in concreto, le sue responsabilità in qualità di general manager Sud Europa di Adform?

Tra le mie principali responsabilità c’è la gestione di tre Paesi strategici per Adform: Italia, Spagna e Francia. Più dettagliatamente, sono responsabile della P&L della Regione, mi assicuro che la strategia e la visione di Adform siano applicate correttamente in questi mercati, con particolare attenzione al suo posizionamento e alla sua value proposition, ovviamente nel pieno rispetto delle specificità locali. Inoltre, tra i miei compiti c’è anche la gestione del personale, la loro assunzione ma anche il loro benessere per poter sempre contare sul migliore team a disposizione per aumentare la nostra presenza e le attività. Mi riferisco per esempio, ai nuovi due ingressi nell’ufficio di Milano. Infine, devo lanciare e sviluppare le attività francesi di Adform dal punto di vista commerciale, poiché siamo entrati in questo mercato solo pochi mesi fa.

Il suo ruolo le consente di avere un punto di vista privilegiato sul mercato pubblicitario. Quali sono le tendenze più importanti del settore?

Possiamo sicuramente affermare che il 2017 è stato un anno speciale per il mercato pubblicitario e più precisamente per il settore ad tech. Abbiamo visto l’ascesa di nuovi concetti tecnologici come l’Header Bidding ora ampiamente adottato, il SPO (Supply Path Optimization), la Blockchain come possibile valuta di interscambio nel programmatic e molto altro ancora. Inoltre, da un punto di vista globale, il mercato è alla ricerca di maggiore trasparenza e controllo dopo le dichiarazioni a inizio 2017 di Marc Pritchard di P&G. Sono due preoccupazioni legittime che, in qualche modo rappresentano la conseguenza del “programmatic-bashing” o ad tech tax, temi ampiamente discussi durante tutto l’anno. Adform ha una posizione molto forte su questi due elementi e ha una value proposition unica che, recentemente, ci ha aiutato a conquistare alcuni clienti molto strategici, oltre a ottenere l’accreditamento MRC, annunciato lo scorso mese.

Adform ha da poco annunciato una partnership in Germania con Stroer per il DOOH. E l’anno scorso ne avete siglata una in Italia con Grandi Stazioni. Quali sono gli obiettivi e i primi risultati? Come si declina l’impegno dell’azienda in questo segmento?

Dall’anno scorso, uno dei nostri principali partner italiani nel DOOH è Grandi Stazioni, che garantisce un alto livello di collaborazione dal punto di vista delle capacità tecnologiche e dell’innovazione. Grandi Stazioni vanta una presenza rilevante nelle principali stazioni ferroviarie italiane e, insieme alla tecnologia Adform, consente ai brand di comunicare in tempo reale con i propri utenti e di scegliere i prodotti da comunicare in base all’ora del giorno, alla stagionalità e perfino agli eventi mondiali. Questa partnership illustra pienamente l’obiettivo di Adform di essere una guida nell’innovazione, grazie alla diversificazione nei canali disponibili per il programmatic trading. Infatti, sempre in ambito DOOH, abbiamo annunciato recentemente anche una nuova partnership con la media company tedesca Stroer. I nostri sforzi e capacità hanno preso avvio lo scorso anno con Audio, quando abbiamo messo a disposizione dei nostri buyer l’inventory di Spotify e Soundcloud tra gli altri. Recentemente ci siamo concentrati sul DOOH, presto lanceremo una piattaforma di booking dedicata alla Stampa che sarà utilizzata dai più grandi editori e agenzie francesi per automatizzare i loro porcessi di acquisto e vendita. Nonostante Display e Video siano stati ampiamente adottati, non dobbiamo riposare sugli allori e, come azienda pioniera dell’automazione, dobbiamo gestire tutti i possibili canali che i marketer vorranno considerare.

Si sente spesso parlare di mancanza di trasparenza nella filiera del programmatic. Di recente avete ricevuto un accreditamento da parte del Media Racing Council USA, cosa significa per i vostri clienti?

In tutto il mondo, c’è stata in effetti un’enorme richiesta di maggiore trasparenza da parte di alcuni dei più grandi investitori, situazione che ha generato un effetto valanga nell’intero mercato. Adform ha sempre lavorato per una trasparenza totale nei confronti dei clienti, garantendo loro l’accesso a verifiche annuali, dati a livello di log e collaborazione continuativa con i nostri team. L’accreditamento ricevuto recentemente da MRC è la conclusione di questo lavoro enorme e degli sforzi che abbiamo profuso nel suo ottenimento, tanto che oggi la nostra è una delle piattaforme full-stack più trasparenti e solide presenti sul mercato. Questo accreditamento, senza dubbio, ci aiuterà ad aumentare la nostra presenza a livello mondiale e ci aiuterà ad avviare contatti con i più grandi brand a livello globale, che chiedono sempre più l’accreditamento MRC come prerequisito per qualsiasi potenziale collaborazione.

Il team italiano è in continua crescita, quanto è strategico per Adform questo mercato?

Sin dall’inizio della nostra attività il mercato italiano è tra quelli di maggior successo e, di conseguenza, è estremamente importante per noi. Lanciate più di sette anni fa, le attività italiane di Adform hanno assistito a una crescita costante e dinamica che può essere verificata dalla dimensione del nostro team locale che, attualmente, è composto da più di 15 persone. Per concludere, è un Paese che ci dà molta fiducia e verso il quale nutriamo ancora molte aspettative.

Il posizionamento di Adform è quello di piattaforma full-stack. che Cosa vi differenzia dai competitor?

Un’ottima domanda per concludere. Innanzitutto, non ci sono molte piattaforme veramente full-stack come la nostra, quelle che ci sono si possono effettivamente contare sulle dita di una mano. Per avere una simile piattaforma due sono le opzioni: sviluppare o acquisire. Mentre alcuni dei nostri concorrenti guardano alla strategia dell’acquisizione, un approccio complicato e che richiede molto tempo, la piattaforma di Adform è stata progressivamente costruita in oltre 15 anni di sviluppo tecnologico. Abbiamo iniziato quando il programmatic era ben lungi dall’esistere. La combinazione di 3 pilastri - Creatività (Studio e Adserver), Trading (DSP) e Data Activation (DMP) - in una singola e unica piattaforma ci fa emergere sui competitor. Infine, potendo contare sull’unica piattaforma europea che combina questi tre elementi, siamo in una posizione privilegiata soprattutto ora quando la privacy e il rispetto dei PII (Personal Identifiable Information) degli utenti sono fondamentali. Il nostro approccio alla privacy e alla progettazione dimostra di essere estremamente importante per la nostra attività e per la nostra capacità di lavorare con le grandi aziende, soprattutto adesso e nel prossimo futuro, visto il veloce avvicinamento della scadenza del maggio 2018, quando la norma GDRP entrerà in vigore.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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