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Audiweb: la nuova frontiera del sistema di rilevazione di internet

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La società, di cui è presidente Marco Muraglia, consapevole di un mercato online cambiato, è pronta a evolvere: DailyNet ha cercato di capire verso quale direzione

Aggiornamenti in corso in casa Audiweb. La società di rilevazione, di cui è presidente Marco Muraglia, si prepara a una nuova fase del suo percorso di sviluppo, che porterà alla realizzazione del progetto Audiweb 2.0, per il quale è stato avviato un beauty contest dedicato. Il nuovo assetto di Audiweb dovrebbe prendere vita nel 2017 – la società sta definendo in questi giorni i partner con i quali intraprendere la sua nuova strada. Al vaglio i progetti presentati da Nielsen, comScore, Gfk, Nextplora, PwC e Memis. Non è ancora chiaro, dunque, se in futuro la società sceglierà di affiancarsi agli attuali partner di ricerca, il cui contratto scadrà proprio a fine anno, garantendo eventualmente continuità nel passaggio dal “vecchio” al nuovo”: la stessa Nielsen, Doxa, Memis, PwC e ContactLab. Tutto dipenderà da quale progetto risulterà il migliore in termini di raggiungimento degli obiettivi prefissati e, ovviamente, di fattibilità economica.

Che cosa offre oggi Audiweb?

Il sistema attuale di rilevazione di Audiweb consente di misurare in modo obiettivo la fruizione di internet sia da computer che da device mobili (smartphone e tablet), al netto delle sovrapposizioni tra i diversi device. Il 2014 è stato un anno di svolta per la società con il lancio della nuova ricerca Audiweb Mobile, per la rilevazione della fruizione di internet da smartphone e tablet, che si è integrata alla “classica” rilevazione delle audience PC in un unico sistema di reporting e pianificazione. Il risultato è l’offerta della total digital audience. In particolare, vengono forniti:
  • I dati sulla fruizione quotidiana di internet (stima del giorno medio) da PC e device mobili (smartphone e tablet), con la stima della total digital audience.
  • I dati mensili (utenti unici mensili) sulla fruizione di internet da PC e mobile (smartphone e tablet).
  • I dati sulla fruizione quotidiana e mensile dei contenuti video da PC.
  • L’aggiornamento trimestrale della Ricerca di Base sulla diffusione dell’online in Italia.
  • La sintesi quotidiana dei dati censuari degli editori iscritti.

Quali sono le attuali componenti Audiweb su cui si basa l’offerta?

- La Ricerca basata sul Panel Meterizzato: una fonte di rilevazione oggettiva attraverso cui è possibile misurare in modo dettagliato il consumo di internet da PC (un panel di 40mila persone), smartphone (un panel di 4mila persone) e tablet (un panel di 1.500 persone). - La Ricerca di Base sulla diffusione dell’online in Italia: una ricerca quantitativa realizzata in collaborazione con Doxa, basata su 10.000 interviste face to face a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni. Vengono inoltre raccolte le informazioni relative anche alla popolazione tra i 2 e i 10 anni di età e alla popolazione di età superiore ai 74 anni, se residenti in famiglie il cui intervistato fa parte del campione di riferimento. I dati raccolti consentono di individuare e quantificare quale parte della popolazione Italiana 2-74 anni abbia accesso a internet, con quali modalità accede, da quali luoghi, attraverso quali device e con quale frequenza. - Il Sistema di rilevazione censuaria: una rilevazione oggettiva e completa (censuaria) dell’attività effettuata su internet, proveniente da “utenti indistinti” (browser). Queste informazioni sono raccolte mediante l’instrumentazione dell’apposito codice, “Tag”, nelle pagine dei siti oggetto di rilevazione. Audiweb si è dotata di un sistema di rilevazione censuaria ‘’proprietario’’ completamente slegato da servizi di web analytics. - Il catalogo: presenta le informazioni su tutta l’offerta editoriale internet strutturate sulla base gerarchica Parent / Brand / Channel e organizzate per categorie di contenuti editoriali e per macro-aggregazioni. audiweb

Da quali esigenze nasce il cambiamento?

Il mercato online è cambiato in modo sostanziale e risulta per questo sempre più difficile da monitorare: molti attori manifestano la mancanza di punti di riferimento e anche condividere le regole diventa un’impresa sempre più difficile. La tradizionale value chain (spender, centri media, concessionarie, editori) sta affrontando una radicale fase di evoluzione con un ruolo crescente dei nuovi intermediari elettronici: esistono sempre meno certezze, ma si aprono infinite possibilità. Nel mondo della misurazione si moltiplicano currencies alternative, costruite su dati di qualità difficilmente certificabile. Inoltre le piattaforme automatiche costruiscono le proprie DMP, moltiplicando e frammentando ancora di più i dati a disposizione. L’esigenza di una soluzione al tema della cross-medialità e dell’integrazione dei dati dei diversi media è improcrastinabile. In questo contesto – si legge sul sito della stessa Audiweb - Audiweb ha prodotto uno sforzo notevole, di pensiero ed economico, per costruire una metrica affidabile, di qualità persino superiore ad altri mercati più grandi ed evoluti, ad esempio Stati Uniti e Gran Bretagna. Ma la ricerca va migliorata: ad esempio, il tema della viewability rimane un punto critico, così come quello della sua utilizzabilità. Audiweb ha superato con successo il lancio della Total Digital Audience e ora percepisce l’esigenza di chiudere una stagione (2008-2015) e rilanciare le attività della società.

Come cambierà? Quali sono le linee guida del progetto?

Audiweb ha bisogno di muoversi su più fronti. Ne vediamo alcuni.
  • Primo fra tutti quello dei dati: a oggi Audiweb offre dati reali, con una stima corretta, ma con dei limiti di utilizzo, soprattutto in termini di tempistiche. Di conseguenza, servono dati più veloci, immediati e aperti alle nuove piattaforme: oltre ai dati di scenario e di planning già forniti, occorre un sistema che riesca a rispondere in modo adeguato alle logiche e alle piattaforme di real time planning e di analisi post.
  • C’è poi il fronte delle metriche: servono metriche che garantiscano una più efficiente OTS (Opportunity To See) proxy e analisi dettagliate.
  •  Bisognerà poi affinare il processo di produzione del dato, costruendo una soluzione semplice e solida e adottare un meccanismo di distribuzione coerente con le esigenze che emergono dalla nuova value chain del settore (API-Platform).
  • Servono modalità più flessibili di misurazione delle applicazioni. In tal senso un bel passo in questa direzione è stato fatta dalla survey - temporanea -, realizzata con Nielsen, che consente di attribuire anche agli editori le audience dei contenuti editoriali distribuiti tramite l’applicazione mobile di Facebook (in-app browsing & Instant Article). Questa survey verrà rilasciata solo fino a dicembre, fino a che non si darà vita, cioè, al nuovo sistema.
  • Audiweb ha già avviato uno studio per l’adozione di una Ricerca di Base unificata con l’altra già esistente (Auditel) con l’evidente obiettivo della cross-medialità. Oltre a ciò, i desiderata di Audiweb riguardano proprio i video, per sviluppare metriche facilmente confrontabili con quelle dell’Auditel.
  • Fondamentale è anche il dialogo con i “nuovi” operatori del mercato, ad esempio Google e Facebook, ma non solo, per far sì che il nuovo sistema di rilevazione riesca a rispondere alle esigenze di questi player che ricoprono un importante ruolo nel mercato.
  • Un altro tema sarà affinare la ricerca includendo nei dati di navigazione da mobile la popolazione di età inferiore ai 18 anni, attualmente non coperta dall’indagine.
  • Da non trascurare, infine, il tema della sicurezza: bisognerà sempre continuare a garantire trovare metodi e strumenti utilili per assicurare una rilevazione esente da frodi.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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