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Auditel: oggi la nomina del nuovo presidente. La scelta dovrebbe convergere su Andrea Imperiali, v.p. Upa

Autore: V Parazzoli


Questa mattina, l’assemblea dei soci della struttura eleggerà il successore di Giulio Malgara. Lorenzo Sassoli de Bianchi, che guida l’organismo degli utenti, potrebbe scendere in campo solo per insuperabili necessità di mediazione: ma sembra un’ipotesi remota. Pronti a fare ingresso nel Consiglio anche Gian Paolo Tagliavia per la Rai e Stefano Spadini per AssoCom

L’atteso giorno in cui i soci di Auditel eleggeranno il nuovo presidente è arrivato, ma sul nome di chi sostituirà Giulio Malgara, che si è dimesso dalla carica il 18 gennaio, regnava fino a ieri ancora una discreta incertezza, che si dovrebbe risolvere solo sul filo di lana, poco prima dell’inizio dell’assemblea, programmata per le ore 11. La “sorpresa” è che, almeno fino a ieri, la situazione sembrava non del tutto risolta. Nell’aria la possibilità che, appunto all’ultimo momento, il nome di Andrea Imperiali, senior vp global brand communication di Pirelli, e opzione - come già anticipato da DailyMedia - indicata da Upa e già forte del consenso da parte di AssoCom e Unicom, potesse saltare. Come si sa, infatti, è la componente mercato della società di rilevazioni degli ascolti televisivi, formata da queste tre ultime associazioni, a esprimerne il presidente che, però, viene indicato dall’organismo degli utenti. Imperiali è uno dei tre v.p. di Upa, quindi uno dei consiglieri più vicini al presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi e, sempre secondo quanto ricostruito dal nostro giornale, uno dei massimi caldeggiatori del progetto di quotare Auditel, lanciato da quest’ultimo durante l’assemblea 2015. Ipotesi che, però, non è vista con simpatia - per usare un eufemismo - tra gli altri soci, sicuramente almeno da Mediaset, il cui presidente, Fedele Confalonieri, aveva esplicitamente dichiarato che “non la trovava necessaria” e che qualcuno voleva “scassare” l’Auditel. Insomma, diciamo così, per il Gruppo di cui è a.d. Pier Silvio Berlusconi, Imperiali non sarebbe la prima scelta, anche perché giudicato forte fautore di un progetto che Sassoli continua a difendere nel nome della massima trasparenza ma che, in definitiva, ha finora trovato solo interessi e sostegno non più che tiepidi. E che, in ogni caso, dovrebbe comunque slittare almeno al 2017. Ci immaginiamo che Sassoli abbia cercato fino all’ultimo (e questa mattina si vedrà se l’ha anche ottenuto) il via libera per Imperiali, tenendo presente che il presidente dev’essere eletto con il voti dei soci che rappresentino il 75% del capitale sociale; e Mediaset, con il suo 26,67%, ha, di fatto, un potere di veto. Una delle ipotesi alternative ma, francamente, remota - poiché ovviamente per essere eleggibili alla presidenza bisogna far parte del CdA - è che alla fine lo stesso Sassoli si sacrifichi sull’altare della mediazione e, andando contro le sue scelte esplicite di non voler fare nemmeno parte di uno dei CdA ai quali partecipa Upa, rilevi all’ultimo momento la poltrona lasciata libera da Malgara. E si proponga, di fatto, per diventarne il successore. Infine, per quanto riguarda gli altri posti ancora vacanti, quello in quota Rai lasciato libero da Salvatore Lo Giudice viene rilevato, come è noto, da Gian Paolo Tagliavia, ora alla guida della Direzione Digital del broadcaster pubblico (e che, quindi, rientra in  Consiglio, dov’era in quota Upa), mentre per quanto riguarda AssoCom, sempre in base a quanto appurato da Daily Media, entra Stefano Spadini, a.d. di Havas Media Italia, in sostituzione di Isabelle Harvie Watt, ceo di Havas Media Group, che si era dimessa. In definitiva, proprio anche per le capacità di aggregare consensi e l’autorevolezza che Sassoli ha dimostrato e sta dimostrano di avere, si può pensare che oggi, alla presidenza di Auditel, venga eletto Imperiali.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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