Confermate le previsioni di DailyMedia. Sassoli de Bianchi: «In Borsa soltanto se tutti d’accordo. Per quest’anno la stima sugli investimenti è del +2\3%»
Tutto come previsto e anticipato da DailyMedia. L’assemblea degli azionisti di Auditel ha eletto ieri Andrea Imperiali di Francavilla nuovo presidente della società dei rilevamenti degli ascolti televisivi. Succede a Giulio Malgara, che l’ha guidata per oltre trent’anni, sin dal 1984, quando venne fondata. L’esperienza professionale di Imperiali nasce nell’industria della comunicazione sia in campo italiano che internazionale; ha affrontato, nel corso della sua carriera, i temi della comunicazione sotto diversi profili: dal media buying alle concessionarie di stampa e televisione, fino al coordinamento internazionale di una multinazionale presente in oltre cento Paesi.
Nato a Roma nel 1964, Imperiali è infatti attualmente senior advisor di Pirelli, v. p. di Upa dal 2004 e consigliere della stessa Auditel dal 2009. “Ringrazio i soci per la fiducia che mi hanno espresso - ha dichiarato quest’ultimo -: insieme ci impegneremo ad accelerare il percorso di sviluppo e modernizzazione della società. Un ringraziamento particolare va a Malgara, per le qualità umane e professionali dimostrate in tutti questi anni”. L’assemblea degli azionisti ha anche provveduto a nominare i consiglieri Valerio Di Natale (area president Sud Europa della divisione meals di Mondelez International) e Valentino Cagnetta (a.d. di Media Italia) per Upa, Gian Paolo Tagliavia per Rai, di cui è direttore della divisione digital, e Stefano Spadini, a.d. di Havas Media Italia, per AssoCom.
«Con quest’ultima e Unicom, abbiamo proposto Imperiali come presidente di Auditel per guardare al futuro e affrontare le sfide in un settore, quello dei contenuti televisivi, vivacissimo e in rapida evoluzione in termini di linguaggi, piattaforme tecnologiche e comportamenti di fruizione - spiega il presidente di Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi -. Imperiali ha competenze specifiche nel sistema della comunicazione, conoscendone bene la complessità per esperienza diretta ed essendo consapevole delle esigenze di broadcaster, concessionarie, agenzie e centri media oltre, ovviamente, a quelle delle imprese che investono in pubblicità. Il suo percorso professionale nasce e si sviluppa, infatti nell’industria della comunicazione con impegno sia in campo italiano che internazionale. Siamo nell’era dell’intermedialità, in cui si integrano mezzi più tradizionali e nuovi, con scambi continui tra contenuti televisivi, piattaforme e device. La scelta di Imperiali, che resterà in carica fino all’aprile 2018, completando il nuovo triennio di mandato iniziato da Malgara, va quindi verso l’innovazione, la trasparenza e la responsabilità. Esprimo la massima soddisfazione per l’unanimità che la nostra proposta ha raccolto nell’assemblea dei soci».
Prosegue, intanto, secondo calendario la road map per il completamento di tutto il nuovo campione del people meter panel - 5.666 famiglie entro luglio, con tutto il campione italiano entro maggio e le alcune centinaia rappresentative delle famiglie straniere entro i due mesi successivi -. E sempre per lo stesso mese è atteso il totale reclutamento delle 10.000 nuove famiglie del nuovo Set Meter Panel che, sommate alle altre, daranno vita all’atteso Super Panel, che sarà quindi pronto per l’operatività già dal prossimo luglio. «Ma questo è solo l’inizio di una nuova era - aggiunge Sassoli a DailyMedia -. Successivamente, Auditel dovrà occuparsi della fruizione in mobilità dei contenuti televisivi, su tablet e smartphone ad esempio. Per questo avrà bisogno di maggiori risorse e per questo continuo a sostenere la bontà del progetto di quotazione della società che ho lanciato durante la nostra assemblea dello scorso luglio. Il collocamento quindi, non è un fine, ma uno strumento per sviluppare in ottica di massima trasparenza le attività di Auditel e articolarne maggiormente l’azionariato dando anche un valore reale alle quote societarie. Questa soluzione permetterebbe agli attuali soci di non sostenere aumenti di capitale coinvolgendo invece anche altri nuovi operatori televisivi, e penso soprattutto a Sky e Discovery, che ora siedono solo nel CdA, ma anche altri player in una logica che farebbe diventare la società un’”Audimedia”. E senza scendere a logiche mercantili, ovvero non ponendosi come concorrente degli istituti di ricerca, potrebbe anche generare utili allargando lo spettro dei servizi che fornirà. Esattamente come fa attualmente in Francia, pur non essendo quotata, Médiamétrie. Ma il progetto-Borsa si renderà fattibile solo se ci sarà il consenso di tutti gli attuali soci, nessuno escluso: altrimenti, si cercheranno altre strade. Adesso, in ogni caso, l’andamento del mercato azionario non suggerisce certo un’operazione di questo tipo. Anche se si spera in una sua ripresa, così come dovrebbe consolidarsi, invece, quella degli investimenti che, dopo il +1,5% atteso per il 2015, in base a una prima stima elaborata su una survey interna, stimiamo possa portare a una crescita del 2\3% quest’anno».