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Assorel “cambia passo” con una nuova identity, una ricerca sugli investimenti e l’Osservatorio Gare

Autore: S Antonini


A cento giorni dalla nomina del nuovo Consiglio Direttivo, la presidente dell’organismo, Filomena Rosato, ne delinea obiettivi e impegni per il 2017, a fronte di prospettive di crescita per il comparto

Aria nuova in Assorel nei primi cento giorni della nuova presidenza di Filomena Rosato e del suo Consiglio Direttivo. Una nuova corporate identity, il rafforzamento della struttura interna nell’area comunicazione, un team social dedicato, una ricerca di mercato sugli investimenti in relazioni oubbliche in Italia, l’Osservatorio Gare, il rinnovamento della proposta formativa di Assorel Academy: queste, e non solo, le principali novità presentate ieri a Milano. Si incomincia con il nuovo logo, disegnato nei colori blu e verde da Andrea Sabia, che nasce dal segno perfetto del triangolo, matrice dalla quale si possono generare tutte le altre forme, con equilibrio, simmetria e dinamicità. Significati che esprimono oggi i tre universi di Assorel - comunicazione, contenuti e digitale - e la nuova mission di rappresentanza della industry, rafforzata dal nuovo pay off di posizionamento: “Comunica. Connette. Innova”.  Per la definizione della base associativa è stato inoltre scelto il termine “imprese”, al posto di “agenzie” come fattore distintivo di responsabilità, valore e qualità verso il mercato.

Assorel, l’impegno per tornare a essere referenti autorevoli

Dibattere, confrontarsi, essere protagonisti e referenti autorevoli per la industry sono gli elementi alla base della politica associativa per una rappresentatività di mercato di Assorel basata su contenuti di valore. A conferma di ciò, l’associazione ha presentato anche i risultati di una ricerca - mancava da diversi anni un osservatorio del mercato - realizzata sugli investimenti nelle relazioni pubbliche e commissionata a Nielsen. Dall’indagine su un campione di 300 aziende in target, emerge che l’investimento medio in rp nel 2017 sarà pari a 250 mila euro per le aziende di medie dimensione e fino a 330 mila per quelle grandi. L’investimento in PR è pari a un quarto dello spending totale in comunicazione (le stime parlano di 1,2–1,3 miliardi di euro, ma è difficile fare un calcolo preciso) e l’attesa è di una crescita del +4% medio dei budget rispetto al 2016. Tra i criteri di valutazione delle imprese di comunicazione, fondamentale è il parametro legato all’affidabilità. Il 57% delle aziende utilizza inoltre sistemi di misurazione (monitoraggio, ricerche di mercato) mentre il restante 43% non misura. Le aziende si ritengono soddisfatte se le attività di PR generano un +25% su quanto investito (e pure qui, in realtà, non si sa ancora bene in base a quali parametri vengano fatti questi calcoli).

Le problematiche di internet

Per quanto riguarda il presidio di uno degli argomenti di “emergenza sociale” nella comunicazione in questo momento, il fenomeno fake news e la lotta alla violenza nella rete, Assorel intende procedere nel programma di sviluppo del “patto del rispetto” siglato con l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia a livello nazionale, favorendo il confronto più aperto nel rapporto tra comunicatori e giornalisti, a sostegno della correttezza dell’informazione e dell’affidabilità delle fonti. In questo ambito va inquadrata la partecipazione a “Parole O Stili” a Trieste, il 17 e il 18 febbraio, con il contributo dato al panel “bufale e algoritmi” che ha visto Michele Rinaldi, social media team manager dell’associazione e socio di Soluzione Group, relatore con la sua play list di regole per la tutela della reputazione online. Nella due-giorni si è discusso dell’importanza di ridurre, arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi della rete, nel cui ambito Assorel ha potuto mostrarsi ancora una volta parte attiva.   

Osservatorio Gare e formazione

In prima linea per contribuire alla qualità e alla crescita del mercato, Assorel ha inoltre avviato l’Osservatorio Gare (affidato a Omer Pignatti di Homina), con un’elaborazione analitica di dati relativi all’ultimo biennio per quanto riguarda quelle pubbliche che consentirà all’associazione di aprire il dialogo con le autorità di competenza sul tema della qualità e della trasparenza in materia, ponendosi come promotore di un nuovo corso a beneficio dell’intero mercato anche sul fronte della lotta al dumping. Si intensifica anche l’impegno nella formazione, con il rinnovamento della proposta di Assorel Academy, incentrata d’ora in poi su due canali paralleli: workshop, con percorsi di approfondimento su temi d’interesse professionale sviluppati su più moduli (Assorel Academy Lab), e training formativi di alto profilo manageriale (Assorel Academy Doc).

Misurazione dei risultati

Importante novità per tutta la industry è il capitolo misurazione dei risultati delle attività di rp. Grazie all’accordo di collaborazione con Barbara Bassi, European Chapter Chair di AMEC e rappresentante italiana di The Measurement Practice, il network internazionale di professionisti aziendali di più alta specializzazione sul tema, Assorel ha messo a punto un programma di workshop specialistici sulla misurazione, basati sull’esperienza aziendale e non accademica. Scopo di Assorel è quello di far chiarezza in modo autorevole sul mercato italiano in un’ottica win-win: aiutare le imprese associate e fornire ai comunicatori d’impresa la conoscenza e gli “attrezzi del mestiere” per costruire programmi di misurazione efficaci; e offrire valore al mercato di riferimento, aiutandolo a utilizzare la misurazione per condurre campagne di comunicazione in modo più efficace ed efficiente.

Global Women in Public Relations

Nell’ambito delle relazioni internazionali, grazie a un accordo sottoscritto con Unicom, Assorel rappresenta oggi in ICCO circa 110 tra imprese di comunicazione e creatività, e apre un nuovo capitolo sul fronte del management femminile nella industry delle rp. Accogliendo la richiesta del Global Women in Public Relations (GWPR), organizzazione indipendente sui temi del management femminile nelle PR di tutto il mondo riservata alle donne manager e imprenditrici in agenzia e in azienda, Assorel si fa promotrice in Italia dello sviluppo della rappresentanza di GWPR, affidandola con delega autonoma a Carola Salvato (Havas Life), a testimonianza di una visione ampia e della volontà di essere protagonista nelle principali occasioni di confronto internazionale.

“People Relations”

Un deciso “cambio di passo” per il futuro di un’associazione che, forte della sua storia e riconoscibilità da parte di tutti gli stakeholder, pubblici e privati, desidera fortemente continuare a essere portavoce autorevole di una cultura della comunicazione e delle relazioni pubbliche quale imprescindibile chiave strategica di successo per ogni impresa. L’obiettivo espresso da Filomena Rosato è di dialogare per il bene della industry con tutte le altre associazioni, alcune delle quali hanno già “risposto”. Oltre ad altre iniziative locali, inoltre, è confermata anche l’edizione 2017 del Premio, che potrebbe collegarsi anche a quello internazionale di ICCO. In tutto questo, specifica sempre la presidente, il numero delle associate - attualmente diciotto -  diventa secondario: a favore della qualità delle proposte e dell’impegno per portarle avanti. Del resto, per lei, PR, oggi, significa “People Relations”, con relativa disponibilità ad accogliere nell’organismo chiunque, con precisi parametri valoriali, si occupi di engagement dei vari pubblici e dei consumatori.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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