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AssoCom - PR Hub: sono trenta le sigle che offrono a Roberto Cantone un contributo per bonificare le gare pubbliche

Autore: Redazione


Intanto, a breve, ADN Kronos Comunicazione ed Echo Comunicazione entreranno nell’associazione

Sono già 30 le agenzie di comunicazione, la maggior parte delle quali associate Assocom - PR Hub (tutte tranne ADN Kronos Comunicazione ed Echo Comunicazione che a breve entreranno in Assocom - PR Hub, ndr) e molte altre si aggiungeranno in queste ore, ad aver firmato la lettera al Presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, offrendo la loro collaborazione tecnica per bonificare il settore degli appalti pubblici in materia di comunicazione. Le aziende firmatarie – si legge nella nota - “individuano almeno 4 fattori che rendono assolutamente critica la situazione e inducono un numero sempre maggiore di aziende a non partecipare più a bandi pubblici per la sfiducia e per la disillusione.

In primo luogo la complessità della normativa sugli appalti che mal si attaglia alla specificità del nostro settore, in cui consulenza e servizi, creatività ed esecuzione si mischiano in un unicum difficilmente scomponibile. Inoltre, vi è la oggettiva difficoltà per alcuni componenti le stazioni appaltanti di comprendere il nostro mondo e le veloci e radicali trasformazioni che lo stanno attraversando, per cui assistiamo a bandi confusi o assolutamente fuori registro. A questo va aggiunto il comportamento reiterato di alcuni operatori che fanno del ribasso non un’occasione per mettere in luce la loro capacità organizzativa e industriale ma uno strumento per falsare inequivocabilmente i risultati (abbiamo assistito in questi ultimi mesi a numerosi ribassi di molto superiori al 50%).

Altri ben individuati operatori, poi, giungono a promettere prestazioni professionali molto superiori a quelle che verosimilmente si potrebbero offrire come corrispettivo del budget messo a gara. Se poi quanto promesso viene effettivamente fornito non ci è dato sapere, anche perché spesso la capacità di valutare gli stati di avanzamento o è scarsa o è resa meno efficace grazie a pressioni e a consuetudini che lei meglio di noi conosce e combatte. In questo modo ci troviamo ad assistere, senza quasi aver più voglia di reagire, a comportamenti - purtroppo mai sanzionati dalle stazioni appaltanti - che inquinano la gara o agendo sul prezzo eccessivamente ribassato o agendo sulle sproporzionate specifiche tecniche promesse nel progetto presentato. Il risultato è che in entrambi i casi il corretto esito della gara ne risulti falsato. Se a questo si aggiunge la pratica delle gare convocate ad horas, le gare bandite durante i periodi di ferie, le gare sottosoglia reiterate per più volte, i contratti quadro che blindano la presenza di un fornitore per anni, senza garantire il giusto e necessario ricambio, il quadro è veramente sconfortante”.

Rispetto per le istituzioni

A fronte di questa situazione, le agenzie firmatarie, per il profondo rispetto per le istituzioni e la speranza della loro capacità di cambiare, emendando gli errori degli amministratori e sanzionando i comportamenti scorretti, offrono all’Autorità Garante il loro concreto contributo, “quasi fosse un estremo atto di amore”. “Mettiamo a disposizione - prosegue la lettera - la nostra competenza e la nostra professionalità per valutare non tanto gli esiti di gara, cosa che non ci competerebbe di certo, ma per valutare come il lavoro venga effettivamente svolto dall’aggiudicatario. Per verificare cioè, non in punta di diritto, ma professionalmente e secondo i più affermati standard di valutazione, se ad esempio - a fronte di un ribasso dell’80% - il vincitore abbia effettivamente fornito il servizio e di quale qualità questo sia stato.

E se le promesse contenute nel progetto vincitore siano state poi tradotte in azioni concrete e con quali risultati”. “Noi crediamo - hanno dichiarato Andrea Cornelli e Camillo Ricci, che hanno guidato il gruppo di lavoro sulle gare di Assocom - PR Hub - che la comunicazione pubblica sia uno strumento importante per la crescita della coscienza democratica del nostro Paese.  Senza una buona comunicazione pubblica, infatti, viene meno la possibilità dei cittadini di essere informati e di valutare compiutamente le politiche pubbliche ed è la stessa democrazia a indebolirsi.  Se poi i budget di comunicazione pubblica vengono assegnati in modo non trasparente ne risente il corretto e libero svolgimento del mercato e con esso la par condicio tra le aziende che ne fanno parte”. Per questo le agenzie firmatarie hanno chiesto un incontro urgente al Presidente dell’Autorità “per verificare come potrebbe svolgersi l’auspicata collaborazione a supporto della sua indispensabile azione”.

L’elenco delle agenzie firmatarie dell’appello

Aida Partners Ogilvy PR, ADN Kronos Comunicazione, Babol Communication, Blu Wom, BPress, Cantiere Comunicazione, Catamedia, Competence, DMTC, Echo Comunicazione, EPR Comunicazione, ES Comunicazione, Glebb & Metzger, Havas PR, Hotwire, Ketchum PR, Koinetica, Lewis, Mirandola Comunicazione, Mirò Comunicazione, MN Holding, MyPR, Noesis, Say What?, Sema Comunicazione, Sound PR, Spencer & Lewis, Theoria, The AD Store e TrueCompany/Chili PR.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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