Il ceo di The Big Now è il successore designato di Marco Testa a capo dell’associazione dei comunicatori, vice è Marco Girelli di OMG; il 16 gennaio fissata la prima riunione per stabilire le linee guida del mandato
Il ceo di The Big Now, Emanuele Nenna, è il nuovo presidente di AssoCom, successore di Marco Testa di cui è stato vice durante il mandato appena concluso. Nenna è stato nominato ieri dal nuovo consiglio eletto dall’assemblea dell’associazione, che resterà in carica per tre anni. Nenna è stato l’unico a proporsi per la presidenza con una rosa di possibili candidati consiglieri, tutti eletti.
Il nuovo consiglio e le cariche associative
Il nuovo consiglio in carica fino al 2019 è composto da Davide Boscacci, group creative director di Leo Burnett; Stefano Capraro, ceo di Ideal Comunicazione; Andrea Cornelli, ceo di Ketchum Italy; Marco Fanfani, ceo di TBWA\Italia; Marco Girelli, ceo di OMG, che è anche stato confermato vice presidente «in continuità con la precedente gestione e per ribadire la centralità del media per la nostra associazione» ha detto Nenna; Mauro Miglioranzi, founder e ceo di Cooee; Gianna Paciello, owner di Aida & Partners; Paolo Stucchi, chief strategic officer di Dentsu Aegis; e ovviamente Nenna. Il direttivo è stato eletto con 72 voti sui 115 che esprime l’assemblea nel suo complesso. Il nuovo consiglio ha inoltre confermato a Stefano del Frate l’incarico di direttore generale dell’associazione, e ha nominato il collegio di probiviri, composto da Marco Gualdi, che lo presiede, Giorgio Bonifazi Razzanti e Fabrizio Feliciani. Tra le altre cariche confermate anche in questo mandato quella del presidente di Media Italia, Eugenio Bona, alla presidenza di Assap Servizi, e Guido Surci (chief strategy & innovation officer di Havas Media Group) in qualità di presidente del Centro Studi. Proprio su quest’ultima attività sono puntati gli occhi di Nenna: «Il centro studi deve essere rafforzato e diventare un asset centrale, con un ruolo continuativo come fonte di dati e tendenze». Il nuovo consiglio ha anche deciso di ripristinare la figura del tesoriere, prevista dallo statuto ma non istituita nel mandato appena scaduto, affidata a Paolo Dorna, attuale ceo di Glebb & Metzger.
Marco GirelliI punti chiave del mandato Nenna
Il prossimo consiglio, fissato per il 16 gennaio, dovrà stabilire le linee guida di questo triennio. Ma Nenna, in fase di candidatura, aveva già delineato alcune delle sue priorità. La prima: coinvolgere nell’associazione quante più agenzie, internazionali e indipendenti, con l’obiettivo di «rappresentare tutte le anime del mercato», ma anche rimpolpare la membership sul fronte delle grandi realtà, tra cui oggi spicca l’assenza di Wpp. A questo proposito, Nenna ha rinnovato l’apertura e il desiderio di riaprire un dialogo con la multinazionale guidata, in Italia, da Massimo Costa. Su 90 agenzie iscritte, 12 sono le nuove entrate nel 2016, tra cui si segnala PHD, nell’area media. il ritorno di TBWA\Italia e FCB Milan, nonché We Are Social, agenzia social che apre un altro fronte su cui Nenna è determinato a fare sviluppo, ossia quello del digital. Nel 2017 dovrebbero entrare AdQuest, una società digital di Verona, e BBDO. Nenna ha anche precisato che l’obiettivo è sviluppare, magari estendendo la formula dell’hub adottato per le pr, anche altre aree della comunicazione; come quella degli eventi «che oggi non ci sono, ma ci devono essere». La filosofia di base è che «a parte i macro obiettivi condivisi ci sono alcune tematiche che richiedono una verticalizzazione. Comunque, oggi la comunicazione non può vivere a compartimenti stagni, AssoCom deve rappresentare il mercato in tutte le sue sfaccettature». Intanto Nenna esprime la soddisfazione di avere in consiglio la presenza di molte anime del settore, quale ad esempio la creatività, le pr, il media. Remunerazione, gare, trasparenza, norme, standard, sono altri temi caldi «e la sfida è riuscire a cambiare le cose che non vanno e spingere su quelle che vanno». AssoCom, in definitiva, vuole essere la “casa” comune nella quale gli associati trovano valore, rappresentanza efficace presso gli interlocutori rilevanti quali l’Upa e le istituzioni nazionali ed europee, formazione professionale qualificata.
I rapporti con le altre associazioni settore
L’atteggiamento di Nenna è di apertura e disponibilità a superare le divergenze con le altre associazioni di settore, con alcune delle quali - per esempio Assorel - i rapporti non sono del tutto distesi. «Partiamo oggi con una pagina nuova. Da parte mia l’apertura c’è, ma ci devono anche essere le premesse e i motivi per unirsi in vari progetti. Con Assorel il rapporto è storicamente conflittuale, non conosco la loro posizione nei confronti di AssoCom, ma da parte mia non ci sono preclusioni». Aggiunge Cornelli: «Entrare nel direttivo di AssoCom significa riconoscere il progetto comune, anche perché oramai le distinzioni cominciano a essere fuori luogo; il mercato chiede sinergie e l’AssoCom di Nenna rappresenta bene questa nuova tendenza. Ci fa piacere che il modello dell’hub abbia funzionato e che si possa replicare». Lo stesso atteggiamento di apertura è rivolto ad altri settori come le cdp o le ricerche, «ma dobbiamo vedere se ci sono temi comuni» dice Nenna.