ABBONATI

Alberto Contri ancora alla guida di Pubblicità Progresso

Autore: Redazione


Formazione, focus sui giovani, seminari, eventi, la nuova campagna “Sostenibilità. Sobrietà. Solidarietà.”: sono solo alcuni dei punti su cui il presidente della Fondazione continuerà a lavorare nei prossimi cinque anni di mandato

Dopo sedici anni di ininterrotta presidenza al vertice di Pubblicità Progresso, Alberto Contri è stato da poco rieletto per acclamazione, e per un nuovo mandato quinquennale. Una delle carriere più lunghe nel mondo delle istituzioni della pubblicità. Già come presidente di AssAP rimase per cinque anni, quando i mandati solitamente erano di due. Si è mai chiesto il perché di questo gradimento? «La verità è che non mi sono mai posto obiettivi temporali, di durata o di potere: ho analizzato i problemi da affrontare, e mi ci sono buttato a capofitto per cercare di risolverli, coinvolgendo come sempre gli associati disposti a dare una mano. Da soli non si fa niente. Oltretutto il mondo delle associazioni è un mondo complesso, ci sono spesso tensioni inimmaginabili, gelosie, invidie. C’è sempre il timore che uno lo faccia per la sua visibilità professionale. Se uno riesce a dribblare questi ostacoli e si impegna seriamente, i risultati arrivano. Io sono stato anche facilitato dall’essere uscito dall’agone della concorrenza pubblicitaria occupandomi d’altro (dal 99 ho fatto il Consigliere della Rai, l’A.D. di Rainet, il presidente/DG di Lombardia Film Commission) e svolgendo questo compito a titolo del tutto gratuito, anche se lo statuto della Fondazione prevede uno stipendio per una carica che è molto operativa. Ne ho fatto la mia charity personale evitando così pure eventuali appetiti di chi cerca un posto in una associazione in tempi di crisi». Qual è stata la chiave della sua impostazione per questi incarichi associativi? «Ho sempre puntato molto sulla formazione. Quando sono stato nominato presidente la prima volta nel 99, l’associazione era una sorta di sinecura del past-president dell’AssAP, per l’appunto. Si faceva una campagna all’anno, si mandavano a tv ed editori le cassette dello spot e gli esecutivi degli annunci stampa, e per quell’anno il lavoro era finito. Come sempre le campagne erano eccellenti, perché create dalle migliori agenzie. Appena arrivato però mi sono accorto che la modesta quota annuale pagata dai soci (che però regalano somme considerevoli in termini di lavoro e spazi pubblicitari gratuiti) non era nemmeno più in grado di pagare le spese di gestione della segreteria. Anche perché il lavoro delle campagne si stava complicando con l’avvento del web e dei social media. E poi mi ero accorto che finché c’era solo Pubblicità Progresso a fare comunicazione sociale, le campagne erano belle, creative e memorabili. Ma quando abbiamo cominciato a essere sommersi da una miriade di comunicazioni modeste e improvvisate dalle centinaia e centinaia di Onlus, il panorama ha cominciato a essere desolante. Così mi è venuta l’idea di trasformare l’associazione in una Fondazione che fosse un Centro di Formazione alla Comunicazione Sociale, che offrisse strumenti alle università, ai professionisti e alle Onlus per migliorare la comunicazione sociale nel suo complesso. Ho proposto un progetto molto ambizioso che prevedeva un archivio consultabile on-ine delle più performanti campagne sociali del mondo (oggi ce ne sono ben 2.700) per motivi di benchmark, poi seminari nelle facoltà di marketing e comunicazione, conferenze internazionali sulla comunicazione sociale, pubblicazioni di e-book gratuiti e molto altro. Per trovare le risorse necessarie ho bussato alle porte della Fondazione Cariplo che da dodici anni ci sostiene». Come è riuscito a traghettare Pubblicità Progresso nell’ambiente dei social media? «Da diversi anni le campagne sono impostate secondo un concetto base che poi trova adeguata applicazione grazie a tutti media classici e nuovi di cui cerchiamo di disporre in forma integrata. Mi piace citare il caso della campagna Donazione Organi, che ha portato a casa 52.000 nuovi donatori in un periodo in cui i mezzi classici, per via della crisi, ci hanno dato molto meno spazio del solito. Com’è stato possibile? Tra le tante attività che facciamo in università, c’è anche un concorso, On the move, giunto alla sua undicesima edizione. Gli studenti ci mandano i loro progetti di marketing non convenzionale, sollecitati dai novanta docenti universitari del nostro network battezzato Athena, con l’obbiettivo di vincere i premi di quindici viaggi al Parlamento Europeo. Ma oltre che mandare i loro elaborati alla nostra giuria, li postano ovviamente anche sui propri profili Facebook. Così, su quasi 200.000 contatti, un quarto sono diventati donatori». Obiettivi del prossimo mandato? «Far decollare la prossima campagna “Sostenibilità. Sobrietà. Solidarietà.”, che durerà due anni. Consolidare il piccolo club di soci sostenitori che abbiamo aperto con lo scopo di garantire un minimo di polmone finanziario. Ai soci sostenitori offriamo l’opportunità di impiegare il nostro marchio nelle loro attività di CSR, mettiamo a disposizione il nostro network universitario e l’opportunità di coinvolgersi nella campagna. Attualmente possiamo contare su MM (che costruisce trasporto pubblico, gestisce l’acqua e le case popolari di Milano), Roche e i Consorzi Cial e Corepla. Abbiamo ancora un paio di slot disponibili, oltretutto diamo una sorta di esclusiva merceologica… e poi si chiude, per non disperdere il valore del nostro marchio e garantire la corretta visibilità ai sostenitori. Per il prossimo autunno amplieremo la Conferenza Internazionale facendola diventare un Festival della Comunicazione Sociale, con seminari ed eventi in tutta la città. Stiamo pensando a una “Notte dei pubblivori sociali” e molto altro».

Tag:

Tv

img
incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy