Valentina Gardani, vice direttrice della giovane casa di distribuzione cinematografica indipendente, racconta a DailyMedia quali pellicole arriveranno nei prossimi mesi e come intende sostenerle in comunicazione
Dopo “Lovelace”, “The Iceman” e “Accidental Love” di David O Russell, la giovane casa di distribuzione cinematografica indipendente Barter Entertainment porterà nelle sale italiane numerose pellicole interessanti come “Good Kill” con Ethan Hawke e di Andrew Niccol, passato anche al Festival di Venezia, il prossimo 25 febbraio, una versione futuristica di “Frankestein”, con Xavier Samuel, il 17 marzo, e “The Cobbler”, con Adam Sandler, Dustin Hoffman e Steve Buscemi il prossimo 7 aprile. DailyMedia ha parlato con Valentina Gardani, vice direttrice di Barter Entertainment, per conoscerne meglio le attività e le strategie a supporto del lancio delle pellicole.
Come si posiziona Barter Entertainment nel mercato delle case di distribuzione cinematografica? «Barter è entrata nella distribuzione solo un anno e mezzo fa, ponendosi di fatto in un mercato altamente competitivo e di longeva esperienza; i nostri film vogliono essere commerciali e aperti a qualsiasi genere di pubblico ma allo stesso tempo con un grande impatto emotivo, vedi l’ultimo in uscita, “Good Kill”, che parla della nuova guerra 2.0 che coinvolge tutti ora più che mai, oppure, in passato, film come “Lovelace”, che rappresenta l’abuso psicologico e fisico sulle donne». Come supportate i singoli film in termini di comunicazione? «Tendiamo a porci su una linea cross mediale, ciò significa che, a seconda del film e del target, andiamo a posizionarci sui portali web più adatti, cosi come sulle reti tv e sulla stampa, con una pianificazione che parte dal giorno uno fino all’uscita della pellicola. Il planning dipende dal target a cui vogliamo parlare. In ogni caso, tendiamo sempre a pianificare sulle reti nazionali Rai, Mediaset e Sky. Accanto ai mezzi classici, poi, mettiamo in atto attività di sponsorship e co-marketing, adatte alla tipologia del film in essere». Chi vi segue negli ambiti di creatività e planning? «Curiamo tutto internamente». Quali sono i prossimi step? E le nuove acquisizioni? «Abbiamo appena acquisito “Yellow birds”, drama con Jennifer Aniston, Jack Huston, Alden Ehrenreich e Toni Colette, tratto dal romanzo di Kevin Powers, che racconta la storia di una straziante amicizia vissuta durante la guerra in Iraq, un altro punto di vista su come la guerra viene vissuta con traumi e, soprattutto, la perdita dell’innocenza. Sono inoltre produttore esecutivo di “I.T.” con Pierce Brosnan, thriller psicologico che ricorda vagamente il famosissimo “The Game” e di una commedia con Bruce Willis. Barter curerà la distribuzione di entrambi i titoli. Sono anche molto orgogliosa di un altro titolo, “La sposa bambina”, che vuole posizionarsi come cinema più d’essai ma attuale. Tratta il triste tema delle bambine costrette a sposarsi in alcune culture medio orientali e di come l’amore incondizionato di una madre sia in bilico tra tradizione e modernità. Il film ha ricevuto l’appoggio di Amnesty. Ci stiamo, inoltre, buttando sull’animazione con il primo titolo che sarà “Sheep and Wolves”. Poi, last but not least l’attesissimo “Colossal” con Anne Hathaway e Dan Stevens».