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L’agenzia dell’“attitudine evolutiva”, The Embassy, si presenta al mercato con clienti come Universal Music, GSK, Dr Schär, GUM Sunstar e Lilly

Autore: V Parazzoli


Ceo della nuova sigla è Irene Serio, che è anche Presidente di OIC Group, che opera nel mondo congressuale e che la controlla. La presentazione avviene in questi giorni a IF! Italians Festival

Una novità nel mondo della comunicazione, con l’obiettivo di offrire un modello realmente alternativo ad aziende, brand e consumatori: è nata con queste prospettive The Embassy, nuova agenzia che opera nel settore della consulenza strategica e creativa, dell’advertising, del digital e dell’experiential marketing, della creazione e distribuzione di contenuti e delle PR. Un posizionamento – meglio: una vera e propria presa di posizione – che si legge già con chiarezza nel payoff scelto dalla sigla milanese: “Think. Hack. Change”. “Think” – spiega il comunicato - perché The Embassy incoraggia la diversità di pensiero e ne fa il proprio punto di forza, a livello personale e nella dimensione allargata, quella del team. “Hack”, perché crede nella cultura del fare le cose al meglio, selezionando di volta in volta i migliori partner disponibili sul mercato. “Change” perché in The Embassy tutti sanno che il vero lavoro di un’agenzia consiste nel cambiare culture e comportamenti. E nel farlo, ogni volta, cambiano anche metodi, processi e strumenti. “Per ottenere tutto questo – spiegano dall’agenzia - più che un modello, serve un’attitudine. È quella che in The Embassy si chiama attitudine evolutiva. È uno state of mind, un istinto scomodo: chiedere sempre il perché di tutto, mettere in crisi ciò che si dà per scontato, demolire per ricostruire, crescere insieme agli altri e grazie agli altri. Evolvere”.

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“Mind Portraits”

L’attitudine evolutiva di The Embassy verrà presentata ufficialmente durante IF! Italians Festival, in programma da oggi al 10 novembre al BASE. Durante l’evento, l’agenzia sarà presente con “Mind Portraits”, un’installazione interattiva che avrà lo scopo di condurre un esperimento sociale: comprendere quanta “thought diversity” esiste all’interno della comunità della comunicazione italiana. Nel corso dei tre giorni del Festival, i partecipanti potranno farsi fare un ritratto del proprio pensiero grazie a una “EEG Brain Monitoring Technology”: le rappresentazioni visive confluiranno progressivamente in una grande gallery e, alla fine dell’esperimento, si potrà scoprire quanto sono diverse – o quanto sono omologate – le menti nel settore della comunicazione.

 
Il team

The Embassy è composta dalle seguenti figure manageriali: Irene Serio, Ceo; Nicola Testai, Cfo; Silvia Sgarbi, General Manager; Fabio Paracchini, Chief Strategy and Innovation Officer / Head of Health;  e i Direttori creativi Fabrizio Piccolini e Stefano Zanoni. Irene Serio ha iniziato la sua carriera nell’ambito del turismo negli anni ’90, entrando dal 2000 a far parte di OIC Group, di cui oggi è Presidente, e che controlla The Embassy. La sua attitudine, basata sul continuo cambiamento e sull’evoluzione, l’ha portata a rendere OIC una delle realtà congressuali più importanti a livello internazionale e a decidere di lanciarsi nel business della comunicazione. Silvia Sgarbi ha iniziato la sua carriera in Ogilvy nel ’99 come Account, diventando una delle prime professioniste a trattare progetti integrati tra advertising tradizionale e digital. Nei 16 anni nell’agenzia di WPP è arrivata a ricoprire il ruolo di Client Service Director, focalizzandosi principalmente sui settori finance, telco e luxury. Dal 2015 entra in OIC come Direttore della Comunicazione, intraprendendo con il gruppo l’apertura di The Embassy. Paracchini è stato Executive Creative Director Western Europe di DigitasLBi (Publicis Groupe) e ha lavorato per brand iconici come Alfa Romeo, Barilla, Lavazza, Vespa, Moto Guzzi e Corriere della Sera. In precedenza, ha fondato FCVG e ha lavorato come creativo e strategist per diverse agenzie di comunicazione. Piccolini ha cominciato la sua carriera nel design di eventi e di prodotto con esperienze a Montreal e São Paulo. È passato alla comunicazione iniziando la carriera come Art Director in Ogilvy e proseguendo il suo percorso in Arnold Worldwide e Havas Worldwide, come Creative Director. Durante la sua carriera è stato premiato in Award internazionali e nazionali come Cannes Lions, Eurobest, Webby Awards, ADCE, Golden Drum, One Show e ADCI. Zanoni ha iniziato il suo percorso nella discografia e negli eventi musicali, per poi venire a contatto con il mondo del digitale, creando una start up a Berlino e fondando il digital magazine italiano principale nell’ambito della musica Urban e Hiphop. Passa alla comunicazione entrando anche lui in Ogilvy come Copywriter, per poi proseguire la sua carriera come Creative Director in Arnold Worldwide e Havas Worldwide. Durante il suo percorso lavorativo è stato premiato in Award internazionali e nazionali come Cannes Lions, Eurobest, Webby Awards, ADCE, Golden Drum, One Show e ADCI.

I clienti

“The Embassy scommette sul fatto che le aziende più intelligenti oggi cerchino agenzie che stiano loro accanto per mettersi in discussione e pensare insieme a un presente e a un futuro più interessanti per tutti – dice Irene Serio -. Charles Darwin diceva che nella storia ha sempre prevalso chi ha imparato a collaborare e a improvvisare in modo più efficace: sono certa che sia anche abbracciando l’intelligenza emotiva e rifiutando la superficialità che si possa portare nuovo valore in un mercato molto competitivo”. The Embassy può già vantare clienti come Universal Music, Save The Children, Dr Schär, GSK, GUM Sunstar e Lilly.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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