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Leagas Delaney Italia festeggia la nuova sede con la vittoria nella gara TGV e ricavi a +25% nei 12 mesi

Autore: V Parazzoli


L’agenzia guidata dal ceo Alessandro Scarinci e dai due dce Stefano Rosselli e Stefano Campora ha inaugurato ieri gli uffici “open” di via Lazzaretto, a Milano, annunciando otto new entries e il successo, dopo Porsche, in altri pitch come quello indetto da Confindustria Lecco Sondrio

Stefano Campora, Alessandro Scarinci e Stefano Rossello

Un’agenzia in evoluzione, e in crescita. Così si presenta oggi Leagas Delaney Italia, forte di una notevole serie di new business e di uno staff potenziato in ogni reparto, con otto nuovi ingressi. Cambia anche la sede, più grande e “open”, in linea con il posizionamento dell’agenzia - guidata dal ceo Alessandro Scarinci e dai due dce Stefano Rosselli e Stefano Campora, che sono anche soci di minoranza della filiale locale del Gruppo inglese di cui è chairman Tim Delaney - che ha superato da tempo la vecchia divisione rigida in reparti, per approdare a un’interazione reale fra tutte le teste (ormai 40) e competenze, e a un modo di ragionare per obiettivi prima che per ruoli.

Un hub, in via Lazzaretto, a Milano, unica sede nazionale della sigla indipendente, pensato per pensare, con spazi per mostre, incontri e seminari ma, anche, per piante e alberi. Ed è stata proprio l’inaugurazione ufficiale della nuova sede, con una festa, ieri sera, cui ha partecipato lo stesso Delaney, a suggellare il periodo estremamente positivo per l’agenzia. Il new business ha già visto la vittoria, quest’anno, in 5 gare, con acquisizioni, da ultime, come quelle di TGV, i treni ad alta velocità delle ferrovie francesi (SNCF), a seguito di una consultazione che ha visto la partecipazione di strutture italiane e francesi, e dell’associazione territoriale di Lecco e Sondrio di Confindustria, che le ha affidato tutte le sue attività di comunicazione, a partire dal nuovo sito - online nei prossimi mesi - e da una nuova campagna stampa e OOH.

E, poi, c’è la definitiva ufficializzazione dell’ingresso di Porsche, marchio di assoluto prestigio, vinto prima dell’estate al termine sempre di una gara. Quella per TGV avrebbe visto Leagas Delaney superare Havas Milan, SuperHumans, PicNic e Dps. L’attività sarà molto geolocalizzata su Milano e Torino con esterna, social e programmatic. L’agenzia sta anche collaborando con il cliente per la definizione di una centrale per il planning, in vista di un primo on air previsto per gli inizi del prossimo anno.

Buone prospettive

Oltre a questi nuovi clienti, ne sarà annunciato presto un altro, su cui l’agenzia sta già lavorando per un’importante campagna di riposizionamento internazionale. Oltre a quest’altro pitch vinto, infine, la sigla sta partecipando ad altri due, il cui eventuale esito positivo andrà a impattare sui risultati del 2018, attesi anch’essi in crescita sempre a doppia cifra dopo quelli che si stanno per concretizzare per il 2017, che si chiuderà con un +25% del giro di affari (al netto di TIM, di cui l’agenzia non si occupa più dall’anno scorso), per una cifra di 4 milioni di euro. Tra i principali clienti in portafoglio ci sono invece William Hill, Bolton (Chilly, Somatoline e Brioschi), Bonduelle, Mondo Sport&Flooring e poltronesofà.

Nuovi talenti in Leagas Delaney

Sul fronte organizzativo, invece - come detto - prosegue il potenziamento dei reparti digital e design. Fabio Pedroni, Digital Creative Director, e Michela Sansone, Head of Design, possono contare su nuove risorse e professionalità, nell’ottica di dare ai clienti un servizio sempre più completo e integrato: l’Head of Digital Antonella Franzoni, con più di 13 anni trascorsi in agenzie internazionali (We Are Social, Ogilvy, Havas, DDB); l’Head of Social Media, Arianna Salvadeni; il Creative Social Media Strategist, Pietro Toffanelli; e il Designer Edoardo Macchietti, proveniente da AUGE Milano.

Nel reparto creativo arrivano invece due giovani art director, Cristina Ingrassia e Andrea Salemi (quest’ultimo anche travel blogger e instagrammer). Anche il reparto produzione si rafforza, con l’arrivo di Elisabetta Carli, nuova tv producer e art buyer con esperienze in diverse case di produzione e studi cinematografici. Completa il team Beatrice Brusa, nuova account executive, con esperienze in McCann e Ananai Comunicazione. Cristina Rolando è la responsabile del business development.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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