L’intervista di DailyNet al Ceo Paolo D’Ammassa, che illustra il processo di consolidamento del posizionamento di Data Driven Creativity Agency, gli ottimi risultati ottenuti nel primo trimestre e la vittoria in diverse gare, ultima in ordine di arrivo quella di Deborah Group
Fresca di vittoria nella gara Deborah Group, Connexia mira a superare i 13 milioni di fatturato quest’anno, con una crescita del 20% sugli 11 milioni registrati nel 2017. «Un obiettivo che è in linea con l’andamento del primo trimestre», dichiara a DailyNet il Chief Executive Officer e Fondatore della sigla del Gruppo Doxa, Paolo D’Ammassa. Risultati importanti, che, secondo D’Ammassa, hanno radici nel posizionamento di Connexia come “Data Driven Creativity Agency”. Un’offerta da struttura full-service, che riflette i cambiamenti in seno al mercato.
Un settore complesso
«Negli ultimi anni ci sono state alcune importanti evoluzioni nel mondo delle agenzie e della comunicazione. Per prima cosa, il digitale ha cambiato tutto, contaminando i business model, i processi, l’organizzazione e, naturalmente, la comunicazione - spiega Paolo D’Ammassa -. Da un lato, infatti, si è osservato l’ingresso di società di consulenza nell’ecosistema creativo e, parallelamente, abbiamo assistito al consolidamento dei grandi Gruppi internazionali verso una struttura orizzontale; dall’altro, alcune agenzie più tradizionali hanno colto in ritardo le opportunità offerte dal digitale. Al contempo, le fee creative si sono abbassate, limando ulteriormente i margini».
La gara Deborah
Questa situazione, secondo il Ceo di Connexia, ha mutato la percezione che i clienti hanno delle agenzie di comunicazione. «Solo dieci anni fa, pitch di questo tipo sarebbero stati territorio esclusivo delle grandi sigle tradizionali. Oggi è cambiata la percezione e le aziende non hanno remore ad affidare a newcomer progetti articolati, che richiedono lo sviluppo di una strategia di comunicazione, la creatività, i contenuti, la misurazione, la gestione dei canali social e il redesign delle digital properties», afferma D’Ammassa. Deborah Group è un incarico di prestigio, che segue altri grandi brand che hanno scelto di affidarsi a Connexia nell’ultimo anno - Fastweb, Conad, Loacker - e rappresenta la sintesi perfetta di un netto cambio di paradigma. «L’era della frammentazione dei budget sta finendo: il livello di complessità è ormai talmente elevato che è diventato troppo oneroso allineare diverse agenzie e rendere tutta la comunicazione coerente e coordinata».
La nuova anima di Connexia
In questo contesto il posizionamento Data Driven Creativity di Connexia sta pagando. «Per Connexia essere Data Driven vuol dire partire sempre dall’analisi del dato e misurare tutto il processo creativo e produttivo, per essere sempre certi di costruire valore per i propri clienti - prosegue D’Ammassa -. Nel nostro approccio Data Driven sono sempre presenti dati, strategia, creatività e tecnologia, i quattro asset che ci permettono di realizzare progetti integrati in grado di coprire più canali e interessare aree molto diverse tra loro. Con il digitale sempre al centro, visto che il segmento è arrivato a pesare il 75-80% dei ricavi complessivi, Connexia gestisce progetti con più anime e che coinvolgono anche aree più tradizionali - eventi, PR, ATL».
Le prossime novità
In arrivo l’ufficializzazione di quattro nuovi incarichi per altrettante importanti aziende, Connexia ha anche recentemente finalizzato il progetto nato per rispondere all’esigenza di produrre contenuti video accorciando i tempi della filiera.
Gli asset di Connexia
Oggi Connexia conta un team di 100 professionisti, in continua crescita. «Per noi i talenti sono uno dei beni più preziosi e per questo abbiamo promosso la cultura di un ambiente di lavoro stimolante, che favorisca creatività, collaborazione e benessere - precisa D’Ammassa –. È vero che strategia e posizionamento sono state importantissime per noi, ma le persone rappresentano il vero cuore dell’agenzia». Un esempio di questa proposizione è dato dall’“Operazione San Valentino”, con cui l’agenzia ha presentato Creative Speed Date, una iniziativa rivolta agli aspiranti Copywriter e Art Director “innamorati” della propria professione e pronti a mettersi in gioco. «Ci sono pervenuti circa 100 curriculum, abbiamo selezionato una trentina di candidati e poi finalizzato due assunzioni, a dimostrazione di quanto un progetto originale come questo abbia avuto poi dei riscontri tangibili, concreti e di valore». L’innovazione è inoltre il tema che guida le azioni dell’agenzia: «Da un anno abbiamo con noi un Chief Innovation Officer, Italo Marconi. Si tratta di una figura tipicamente legata alle aziende, ma pensiamo che questo tema sia business-critical e centrale per le agenzie e per tutti i progetti di comunicazione - dichiara D’Ammassa -. Ci siamo strutturati per supportare le imprese e ci sentiamo dei precursori anche da questo punto di vista».
Chatbots for Work
A gennaio Connexia e Doxa hanno lanciato Chatbots for Work, il nuovo corporate chatbot a disposizione delle aziende per comunicare in modo istantaneo con i dipendenti all’interno delle applicazioni di messaggistica aziendale. Vero e proprio assistente virtuale, rappresenta uno strumento in rapida diffusione, particolarmente efficace nella comunicazione interna. «Questa novità funziona molto bene all’interno di organizzazioni aziendali complesse, costituite da oltre 500 professionisti, e consente di automatizzare e rendere più immediata la conversazione», ha concluso Paolo D’Ammassa.