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AgCom fotografa il mercato italiano con la prima release dell’Osservatorio trimestrale per il 2017

Autore: Redazione


Le linee broadband di rete fissa superano il 50% del totale. Nel mercato televisivo, Rai e Mediaset si confermano i due principali operatori in termini di audience, rispettivamente con il 36% e il 31% di quote d’ascolto

Le linee di rete fissa a banda larga con velocità pari o superiore ai 10 Mbit/s hanno superato nel quarto trimestre 2016 il 50% del totale, mentre gli accessi complessivi sfiorano i 15,6 milioni di unità, con una crescita di 570mila unità su base annua. Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni, pubblicato ieri da Agcom, il secondo operatore broadband diventa Fastweb, che supera il 15% grazie in particolare ai risultati ottenuti dalla crescita delle linee FTTC (Fiber to-the-Cabinet), oggetto di rilevanti investimenti. In crescita anche Vodafone (+0,8%), mentre Telecom Italia, pur perdendo lo 0,7%, rimane ampiamente il primo operatore con il 45,9% del mercato. Inoltre, la riduzione degli accessi in tecnologia xDSL (-610mila) è più che controbilanciata dalla crescita (+1,18 milioni) dagli accessi in altre tecnologie qualitativamente superiori, che superano i 3,3 milioni grazie, in particolare, alla crescita delle linee FTTC-FTTH (Fiber-to the-Home). Nel settore delle linee mobili, queste hanno registrato complessivamente un aumento su base annua di 1,3 milioni, con una crescita di 0,4 milioni da parte degli Mvno (Mobile Virtual Network Operator). Secondo l’Osservatorio, l’aumento delle linee degli operatori infrastrutturali è dovuto principalmente all’andamento delle sim M2M (Machine to Machine): le sim tradizionali (voce + dati), infatti, si riducono di 1,7 milioni, mentre crescono di 3 milioni di unità quelle M2M. Inoltre, negli ultimi cinque anni (2012-2016), il volume complessivo delle sim M2M è più che raddoppiato, passando da 5 a 12,2 milioni di unità: Telecom Italia, pur registrando un arretramento dello 0,8% su base annua, si conferma leader di mercato con una quota del 30,2%, seguita da Vodafone (29,4%) e Wind (22,1%). Se però si considerano congiuntamente Wind e H3G, operativamente confluite in Wind Tre Spa a inizio anno, queste rappresentano il primo operatore italiano, raggiungendo oltre il 33% del mercato. Riguardo la rete mobile broadband, nell’ultimo trimestre 2016 le sim che hanno effettuato traffico dati ammontano a 53,1 milioni di unità (+5,7% su base annua): a dicembre 2016 è stata inoltre registrata una crescita nel traffico del 46,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Prosegue, intanto, l’inesorabile arretramento degli sms inviati (22,8 miliardi nel 2016), che si riducono del 28,5% rispetto all’anno precedente e di oltre il 76% rispetto al livello massimo raggiunto nel 2012, a tutto vantaggio delle nuove applicazioni di comunicazione. Nel mercato televisivo, Rai e Mediaset si confermano i due principali operatori in termini di audience, rispettivamente con il 36% e il 31% di quote d’ascolto, pur attestandosi su livelli di share inferiori rispetto al 2012 (- 3,8% e -2,9%) a vantaggio di Sky (8,4%; +2% dal 2012) e, soprattutto Discovery che, grazie ad operazioni di M&A si assesta a una quota pari al 6,9% (+5,1 dal 2012). Riguardo all’audience radiofonica, il secondo semestre 2016 segnala dati sostanzialmente stabili, con l’emittente RTL 102.5 che mantiene la leadership. Relativamente al settore dell’editoria, a dicembre 2016 la vendita di quotidiani è risultata di poco superiore ai 2,5 milioni di copie, in flessione del 9,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Nonostante una riduzione su base annua dello 0,9%, RCS MediaGroup resta leader nella distribuzione di copie vendute con il 21,7%, seguita dal Gruppo Editoriale l’Espresso che si attesta al 18,7%  (+0,7%), dal Gruppo Monrif a 8,6% (+0,5%) e dal Gruppo Caltagirone Editore, che raggiunge l’8,6% delle copie vendute (+0,2%). Infine, nel settore postale, a fine 2016, i ricavi complessivi sono aumentati del 2,3%, con i servizi di corriere espresso in crescita dell’8,2% e quelli postali in flessione del 4,2% rispetto a dicembre 2015. Il volume dei servizi compresi nel servizio universale risultano in flessione del 15,8%, mentre gli invii di pacchi risultano in crescita del 12,4%.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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