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A+E Networks Italy: le linee guida

Autore: Redazione


I canali Crime+Investigation e History sono pronti ad affrontare l’arrivo della nuova stagione di programmazione televisiva con la consueta grinta e con l’apporto di diverse produzioni italiane. La general manager del gruppo, Sherin Salvetti, commenta i palinsesti. E non solo

E’ in arrivo una stagione molto forte su Crime+Investigation e History: grandi eventi, “drama” storico, anniversari, produzioni originali italiane, nuove serie. I palinsesti dei due canali saranno ancora una volta costruiti sulla base delle tre linee guida che guidano la linea editoriale di A+E Networks: innovazione, autorevolezza, intrattenimento. Lo spiega meglio in un’intervista rilasciata al nostro giornale la general manager di A+E Networks Italy, Sherin Salvetti. Quali sono nel dettaglio le prossime novità di palinsesto? History continuerà a rivoluzionare il mondo di raccontare il passato: storia e storie di ieri e di oggi che offrono chiavi di lettura originali e attuali e che possono aiutare lo spettatore a districarsi tra le complessità del mondo contemporaneo. Mentre Crime+Investigation accentuerà la sua missione investigativa accompagnando il pubblico nell’indagine dei diversi aspetti del crime, puntando sempre su accuratezza, credibilità e qualità, senza cedere al sensazionalismo, ma soffermandosi sulle emozioni. Gli spettatori ritroveranno nelle nostre storie parte della realtà che li circonda (femminicidio, delitti passionali e intrafamigliari, stalking, criminalità organizzata). Entrando nello specifico dei programmi, su History in primavera partirà una nuova serie, Il relitto da un milione di dollari. Prima del Titanic ci fu il transatlantico Republic, che affondò nel 1909 al largo delle coste del Nord America. Era soprannominata la nave dei milionari: non solo perché i suoi passeggeri erano tra le persone più ricche d’America e Inghilterra, ma anche perché si ritiene trasportasse un carico d’oro diretto in Russia. Dotato delle più costose tecnologie, il team di History va alla caccia di questo tesoro scomparso in fondo all’Oceano Atlantico. Da sempre il canale 407 di Sky commemora i principali anniversari della nostra storia. Il 25 aprile, in occasione della Giorno della Liberazione, proporrà lo speciale “Ostaggi delle SS sulle Alpi”, che racconta il destino di un centinaio di prigionieri, provenienti da diversi campi di concentramento e radunati dalle SS in un paesino dell’Alto Adige come merce di scambio per una resa onorevole. A maggio, invece, ci sarà “Roma: La settimana imperiale: sette giorni dedicati alla città eterna, tanti prodotti in prima visione che ne ricostruiscono, anche attraverso prospettive originali, la millenaria storia. Alcuni dei documentari in programmazione sono targati BBC e presentati da una delle più importanti studiose internazionali dell’antica Roma, Mary Beard, docente all’Università di Cambridge. A luglio sarà la volta di “Barbarians Rising”: una grande produzione televisiva dall’alto valore produttivo, con un cast stellare e storici di fama internazionale. E’ una docu-fiction in otto episodi che illustra in maniera non convenzionale la storia di Roma. Prima di “Barbarians Rising”, mai il passato dell’antica Roma era stato presentato dal punto di vista dei tanti e diversi popoli che si opposero a essa. E’ un taglio di grande attualità, in un momento storico in cui l’Europa vive sotto la pressione di grandi migrazioni di massa provenienti da altri continenti e da altre culture. Seguendo le vicissitudini di diversi capi barbari (da Annibale a Spartaco, da Budicca ad Attila e ad Alarico), che nel corso dei secoli sfidarono il dominio romano, la serie restituisce allo spettatore un grandissimo e originale affresco storico che comprende un arco temporale di circa mille anni. In estate, dopo il successo della prima stagione, tornerà sul canale “Alone“, a tutti gli effetti uno degli esperimenti televisivi “più estremi” mai realizzati. Un gruppo di uomini viene abbandonato nelle inospitali foreste della British Columbia in Canada: completamente isolato, ognuno di loro ha solo un piccolo zaino con lo stretto necessario per sopravvivere e, soprattutto, delle piccole video-camere per filmare la propria esperienza. Chi resiste più tempo, vince un premio milionario. L’anno scorso “Alone” è stato uno dei programmi più visti di History: media di ascolto di circa 100 mila spettatori, 1,1% di share tv sul target commerciale maschile, 35-44 anni, classe socio-economica medio-alta e alta. Ad aprile Crime + Investigation proporrà un programma unico nel suo genere, un vero e proprio esperimento sociale: “I miei 60 giorni all’inferno”. Sette cittadini modello, spinti da diverse motivazioni, decidono di vivere per due mesi all’interno di un carcere di massima sicurezza nell’Indiana, Stati Uniti. Né gli altri prigionieri né la guardie carcerarie conoscono la loro vera identità.  Saranno considerati criminali a tutti gli effetti: stessa uniforme, stesso cibo, stesse regole. A maggio proporremo una nostra produzione originale, la mini-serie “Camorriste”. Ex signore della camorra, ora dissociate o pentite, raccontano la propria esperienza all’interno della criminalità organizzata campana, svelandone retroscena, intrighi, regole interne. Attraverso interviste a giornalisti e rappresentanti della magistratura e delle forze dell’ordine, il programma sottolinea anche l’impegno dello Stato per contrastare la Camorra. La messa in onda di “Camorriste” avviene in concomitanza con la partenza di “Gomorra 2”: legando alla fiction il prodotto factual, rinnoviamo la partnership editoriale con Sky, che già in passato ha dato ottimi  frutti. Sto pensando ai casi della Mala del Brenta, la Banda della Magliana e di “1992”. A giugno ritornerà uno dei programmi di maggior successo del canale: la seconda stagione di “Profondo Nero”, dedicata questa volta ai grandi omicidi d’Italia e alle passioni e alle pulsioni segrete che li hanno animati. A guidarci nel lato oscuro della realtà italiana, illuminando i meandri della mente di carnefici e vittime, sarà sempre lui, Carlo Lucarelli, maestro del genere, ritornato al “crime” proprio sul nostro canale. Quali sono i vostri risultati per quanto riguarda gli ascolti? E in termini di raccolta? Il 2015 è stato un anno davvero molto positivo per quanto attiene la nostra raccolta pubblicitaria. Rispetto allo scorso esercizio fiscale, quello relativo al 2014, l’incremento della raccolta pubblicitaria è stato del 36%. L’anno scorso History è stato il primo canale del mondo factual per tempo medio di visione sul pubblico maschile, il che dimostra il gradimento dei nostri programmi da parte del nostro target, un successo confermato anche in termini di ascolto: History è il secondo canale factual sia nel totale giorno sia in prime time. Se poi andiamo a guardare un target esigente e qualificato, quello dei laureati, siamo addirittura al primo posto. E Crime+Investigation, da parte sua, è molto amato dal pubblico femminile: nel 2015, rispetto a questo target, si è poizionato come il secondo canale della piattaforma Sky in termini di tempo medio di visione tra le 7 e le 21. Che novità ci sono in termini di offerta pubblicitaria? Dal punto di vista commerciale renderemo ancor più stretto e solido il rapporto che abbiamo instaurato con le aziende investitrici. Come dimostra il successo della raccolta pubblicitaria, le aziende puntano sui nostri brand perché sono riconoscibili, hanno pubblici ben definiti e altamente profilati, capaci di dare effettivamente un valore aggiunto ai loro investimenti. Vogliamo essere ai loro occhi un partner su cui è possibile sperimentare nuove forme di promozione televisiva, che coniughino innovazione di linguaggio e analisi strategica dei target, incrementando il lavoro sulle iniziative speciali. Quali sono le vostre strategie di crossmedialità, su internet e anche sul territorio? Dal punto di vista internet e social la nostra comunicazione sta premendo sul pedale dell’acceleratore. Sempre più spettatori, appartenenti specialmente alle fasce giovanili, guardano la tv stando connessi a internet (tramite computer, smartphone, tablet). Il gruppo A+E tiene conto di questo nuovo scenario: è un’opportunità da cogliere al volo. L’universo digital è un elemento integrato della nostra programmazione. I siti web e i relativi profili Twitter, Facebook e Instagram sono uno strumento di promozione e informazione di quanto i canali propongono quotidianamente. Sono un luogo dove trovare materiale creato appositamente (info, curiosità, video e foto) e che rappresenta un vero e proprio approfondimento del programma. E, soprattutto, sono un elemento fondamentale per coinvolgere concretamente il pubblico. Non a caso History si porta a casa il primato, fra i canali factual, in termini di engagement su Facebook e Twitter.  Sui nostri profili gli spettatori possono esprimere la propria opinione, confrontarsi con gli altri, vedere in anteprima estratti dei programmi e commentarli in diretta attraverso il live blogging. E non ci fermiamo qui. Proprio in un’ottica di continuo sfruttamento delle nuove tecnologie lanceremo l’app ufficiale di History, che fornirà tantissime informazioni sulla sua programmazione. Possiamo concludere con una case history di successo? Voglio citare il caso “De Gustibus”, la serie in sei episodi che ricostruisce l’epica storia degli italiani a tavola, condotta da John Dickie, storico inglese e volto del canale. Per la promozione del programma abbiamo dato vita a un’attività a 360 gradi che ha coinvolto diversi mezzi. In onda, insieme alla serie, abbiamo trasmesso delle pillole: brevi filmati provenienti dagli archivi che illustravano diverse ricette tipiche del nostro Paese, introdotti da Dickie. Abbiamo realizzato un mini-sito con contenuti extra di approfondimento e un blog dove venivano raccontate le peculiarità degli ingredienti tipici della cucina italiana. Abbiamo anche lanciato un concorso online: gli utenti dovevano condividere una ricetta di famiglia creando una sorta di memoria storica digitale dei piatti italiani più autentici. In palio un soggiorno enogastronomico di lusso in Toscana e buoni Eataly. Trattandosi di un programma dedicato alla storia culinaria del Paese non poteva mancare la pasta. In collaborazione con il pastificio Rummo abbiamo realizzato circa 25.000 pacchi di spaghetti brandizzati De Gustibus distribuiti nei centri commerciali delle principali città italiane. In questo modo abbiamo anche voluto dare il nostro piccolo contributo a sostegno dell’iniziativa #SaveRummo lanciata dal pastificio beneventano, duramente colpito dall’alluvione dello scorso autunno. Il risultato è stato entusiasmante. La serie è stata vista da 1,3 milioni di spettatori unici e ha raggiunto 4,8 milioni di utenti sui social con più di 110.000 interazioni, totalizzando lo 0,33% di share tv e il 2,56% di share Sky sui maschi 35-54 anni.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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